FRANCIA
Che esito hanno avuto gli scioperi dei ferrovieri iniziati ai primi di aprile e più in generale il bracco di ferro tra Macron e i sindacati francesi? A giudicare dalla cronaca a vincere almeno il primo tempo è il presidente francese. CGT e SUD Rail proseguono la mobilitazione, abbandonati dagli altri sindacati, ma soprattutto dai lavoratori, la cui adesione si è ridotta drasticamente col passare dei mesi. Un qualche effetto sembra averlo anche l’alleanza che il sindacato ha siglato col MEDEF (la confindustria francese) per trattare col Governo alcune partite più generali, dalle pensioni al sussidio di disoccupazione, che Macron vuole ‘riformare’ a fondo. MONDO
La crescita del fondamentalismo salafita e più in generale di quello che comunemente si definisce ‘estremismo politico’ è dovuto a un’adesione ideologica di massa, magari semplicemente ‘di pancia’? Oppure come, suggerisce Barbara F. Walter su Foreign Policy, si tratta di una scelta pragmatica e dunque reversibile? La Walter analizza il fenomeno come un gioco strategico, cercando di chiarire le motivazioni razionali per cui settori ‘moderati’ si schierano a favore di posizioni radicali. ITALIA
Secondo alcune stime sono circa un milione i lavoratori (prevalentemente pubblici) che da mesi si vedono respingere i ticket di Qui!Group forniti loro dalle aziende per cui lavorano. Ma solo oggi viene fuori che già dal 2016 BankItalia aveva bloccato l’emissione di carte di credito prepagate a beneficio dell’azienda genovese. Una vicenda che va oltre la singola azienda, implica responsabilità più ampie e suona come un campanello d’allarme rispetto all’espandersi di un fenomeno, quello del cosiddetto welfare
aziendale, da cui già ad aprile avevamo messo in guardia.
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