SPORT&SOCIETA’ Oggi anche il calcio italiano riprende, ma, un po’ come tutto il resto, sarà un calcio diverso da quello precovid, un po’ perché la pandemia rafforzerà alcuni processi di cambiamento già in atto, un po’ perché, anche per l’industria del calcio, la crisi è un’occasione per riorganizzarsi secondo gli interessi degli azionisti. In che modo? Come ci spiega Maurizio Lupo, ricercatore del CNR che si occupa anche di calcio, trasformandone la fruizione: da sport popolare a ‘spettacolo’ a cui una minoranza assisterà alle partite in stadi più simili a teatri-centri commerciali, mentre la stragrande maggioranza le vedrà in tv. Ce lo conferma anche Davide Ravan, libraio e scrittore di calcio, con cui affrontiamo anche il tema di come la sinistra, a partire dagli anni ’70, ha progressivamente abbandonato le curve finendo per regalarle alla destra.
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