DONNE Il nostro modo di celebrare la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo è occuparci della discriminazione di genere così come essa si manifesta nel mondo del lavoro, assumendo la forma del divario salariale, il cosiddetto gender pay gap, ma anche come difficoltà di accesso al lavoro e alle opportunità di carriera. I dati tratti da alcuni rapporti che affrontano il tema a livello internazionale e nazionale mostrano come l’Italia sia uno dei paesi in cui il differenziale a scapito delle donne che lavorano sia tra i più alti e riguardi in particolare il livello inferiore delle gerarchie aziendali. Il salario minimo è uno degli strumenti indicati dall’OIL come possibile antidoto al problema. Problema che ha, naturalmente, un carattere globale. Le fabbriche del sud del mondo che lavorano in appalto per i grandi brand internazionali della moda sono tra i luoghi dove lo sfruttamento del lavoro femminile, accompagnato da abusi di ogni tipo, si manifesta in modo più brutale. E’ il caso delle fabbriche nate come funghi nell’India meridionale a partire dai primi anni di questo secolo.
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