POLITICA Scavando nei numeri del risultato elettorale italiano emerge quanto la netta affermazione di Salvini e della destra reazionaria sia allo stesso tempo fragile e contraddittoria. Non significa che bisogna prendere il pericolo sottogamba, ma piuttosto che bisogna affrontarlo in termini strategici, cercando innanzitutto di capire in nome di chi e di che cosa affrontarlo. E soprattutto evitando di cadere preda degli incubi e delle conseguenti illusioni: non sarà il partito della upper class urbana, che combatte il ‘sovranismo’ in nome del ‘libero mercato’ e dei tagli alla spesa pubblica, a estirparlo. ECONOMIA Il litio sta diventando una risorsa strategica per il ruolo che gioca nel mercato dell’informatica e della telefonia e per quello che giocherà ancor più con l’avvento dell’auto elettrica, così da far parlare di ‘geopolitica del litio’. Ma allo stesso tempo porta a galla una delle tante contraddizioni della green economy: dovrebbe contribuire ad abbattere le emissioni di CO2 nel mondo, ma, sotto la spinta del mercato, rischia di innescare una crisi idrica e sociale nelle regioni in cui viene estratto. A conferma che il problema centrale per l’umanità non è cambiare il modo in cui si produce l’energia, ma cambiare innanzitutto la società per cui la si produce.
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