LOTTE&STRATEGIA A due anni di distanza dal drammatico epilogo della lotta degli operai della Jasic di Shenzen e degli studenti marxisti, la cui repressione ebbe una certa risonanza anche all’estero e di cui ci siamo occupati, alcune testimonianze rivelano che essa fu il frutto di un decennio di militanza politica clandestina di alcune decine di militanti maoisti “infiltratisi” nelle fabbriche della regione del Delta del Fiume delle Perle. E’ una rivelazione che getta una luce sull’esistenza di una sinistra semiclandestina che cerca coi limitati mezzi a disposizione, grandi rischi e qualche contraddizione di organizzare i lavoratori cinesi, vittime di uno sfrenato sfruttamento da parte di aziende cinesi e occidentali, alla base dell’impetuoso sviluppo capitalistico di quel paese. Allo stesso tempo pone un interrogativo più generale sul possibile impatto del conflitto di classe sull’economia cinese, la stabilità politica del regime e i rapporti di forza globali.
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