Newsletter301020: Economia&Covid tra un’ondata e l’altra…

ECONOMIA Le conseguenze drammatiche della “prima ondata” di pandemia nel mondo rischiano di impallidire di fronte a quelle che potrebbe avere la seconda. In questo numero analizziamo i costi del coronavirus nel 202o e le previsioni per i prossimi anni, la politica di aiuti messa in campo dall’UE e dal governo italiano e l’impatto che il covid-19 ha avuto finora sull’economia e sulla società italiana. Senza dimenticare che l’accantonamento del ”rigore di bilancio” è solo temporaneo e che il nostro paese esce dalla prima ondata con una ‘ripresa’ tra le più deboli in Europa e col rapporto debito/PIL quasi al 160%. POLITICA Una lettera alla politica romana e laziale, che potrebbe essere estesa alle altre regioni italiane, denuncia le responsabilità a vari livelli della politica nazionale, regionale e cittadina nell’attuale situazione dei pendolari, tra assembramenti e paura del contagio. La morale è che la politica di ogni colore sta trattando la salute pubblica, in particolare di chi è meno protetto, come lavoratori pendolari e studenti, come una variabile dipendente.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter 240320: Epidemia e ‘partito dell’ordine’

POLITICA Un lungo post su Facebook di un ex ufficiale dei GIS dei carabinieri, il ‘Comandante Alfa’ che chiede il coprifuoco per costringere in casa gli italiani. E’ la manifestazione estrema di un più ampio desiderio di ‘ordine e disciplina’ che fa leva sulle paure di ampi settori popolari, pervade parte della classe dirigente, ma ne mette in agitazione un’altra, inclusi alcuni influenti circoli di potere economici, militari ed ecclesiastici. Un sunto dei principali interventi e alcune riflessioni. TRASPORTI Nel trasporto pubblico le misure emergenziali del Governo sono state interpretate dalle aziende in base al modello economico di mercato che è stato loro imposto in questi 20 anni col passaggio da aziende di Stato o municipalizzate a Spa: l’horror vacui vale anche per bus e carrozze ferroviarie, per cui se chiudono scuole e negozi, i manager tagliano le corse, col risultato che spesso il sovraffollamento rimane e mantenere la distanza di sicurezza si rivela una chimera. L’esempio del Lazio.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Newsletter191119: Bologna, sardine nel deserto

POLITICA Dopo i girotondi e il popolo viola sono arrivate le ‘sardine’, ultima speranza di un centrosinistra in disarmo, in crisi di relazione con l’alleato cinque stelle dopo soli due mesi di governo, di fronte allo spauracchio di una destra che, dopo aver espugnato l’Umbria, si appresta a scalare la più rossa delle regioni rosse, l’Emilia-Romagna. Una mobilitazione che arriva in una città dalle vivaci tradizioni di sinistra e che, tuttavia, attraversa un lungo periodo di stagnazione sociale e politica. Un ex operaio, vittima di una delle tante ristrutturazioni avvenute a seguito della crisi nella cintura industriale di Bologna, oggi lavoratore precario, ci spiega perché non si sente una sardina. SOCIETA’ Dalla Canavesana torinese alla Circumvesuviana in Campania, passando per Trenord, Roma nord e Roma-Lido, i pendolari italiani lanciano un grido di dolore che potrebbe trasformarsi un urlo di guerra contro i tagli e i disservizi quotidiani. Dietro questo fenomeno una società che evolve e una divisione del lavoro tra grandi centri e provincia che si intreccia con la crescente polarizzazione nel mondo del lavoro.

Se vuoi accedere alla newsletter integrale e all’archivio completo clicca qui.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi