Newsletter021224: USA Portuali in lotta contro l’automazione

LAVORO&SINDACATO Dopo lo sciopero e l’accordo temporaneo raggiunto sul salario il sindacato dei portuali della costa est degli USA, l’ILA, ha tempo fino al 15 gennaio per trovare una quadra anche sul tema più spinoso, l’automazione dei terminal, che minaccia migliaia di posti di lavoro. Se lo sciopero dovesse riprendere le perdite economiche per le imprese portuali potrebbero sfiorare i 5 miliardi di dollari al giorno. SCUOLA A Roma singolare iniziativa di una preside, che per protestare contro l’occupazione della propria scuola da parte degli studenti indice una “manifestazione silenziosa” di studenti, docenti e genitori davanti alla Prefettura. L’iniziativa va praticamente deserta, ma il ministro Valditara plaude.

Newsletter221124: I padroni della logistica piangono…

LAVORO L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Gino Marchet del Politecnico di Milano sulla logistica mette in luce le inquietudini che aleggiano in un settore in crescita esponenziale, dove le imprese fanno il bello e il cattivo e tempo imponendo ai lavoratori condizioni di sfruttamento ottocentesche. A preoccupare i manager sono soprattutto gli interventi della magistratura sugli appalti (pur mai citati) e un’incipiente carenza di manodopera. In questa newsletter Marco Veruggio ragiona su ciò che sta accadendo nella logistica italiana, mentre Sergio Bologna colloca il ragionamento sulla logistica nel più generale boom dei profitti delle imprese italiane e sottolinea la necessità di una risposta sul terreno del conflitto di classe. SCUOLA Un comunicato dell’UDS – Unione degli Studenti prende posizione contro il concorso bandito nella scuole italiane per celebrare il ruolo delle forze armate italiane come “strumento di difesa della libertà e della pace”.

Newsletter191124: “Tagli alle scuole, soldi alla guerra”

SCUOLA Una cronaca dei cortei studenteschi di venerdì a Roma, col loro carico di speranza, di rabbia ma anche di contraddizioni. E alcune note a margine. Domina il contrasto stridente tra i tagli alle scuole (che cadono a pezzi) e la spesa militare in aumento. ECONOMIA&LAVORO Un articolo dell’Economist ci dimostra, dati alla mano, che in Germania la deindustrializzazione non colpisce solo Volkswagen e l’automotive, ma l’intero settore manifatturiero, con la chiusura di decine di impianti e una perdita secca di decine di migliaia di posti di lavoro. Il cancelliere “socialista” Scholz risponde promettendo alle imprese di tagliare il costo del lavoro attraverso gli appalti, eludendo le protezioni sociali e ambientali.

Newsletter111024: 100 giorni di governo laburista: bugie, tagli, dimissioni

POLITICA Sabato il governo laburista di Keir Starmer compie 100 giorni di mandato, confermando le previsioni: tra i primi atti moderazione salariale e tagli ai sussidi di povertà, inclusi quelli rivolti alle famiglie con bambini, di cui avevamo parlato in una recente newsletter sul boom della povertà infantile nel Regno Unito. Un bilancio di Nigel Smith. SCUOLA E ancora un problema di cui ci siamo occupati recentemente, la (assenza di) sicurezza degli edifici scolastici, si conferma al centro della cronaca con altri due crolli a meno di due settimane dalla presentazione del rapporto di Cittadinanzattiva: un controsoffitto in un istituto tecnico di La Spezia e due finestre in un liceo a Roma, in questo caso con uno studente trasportato al pronto soccorso.

Newsletter041024: Sarah Wagenknecht e il partito del bengodi

POLITICA Sarah Wagenknecht potrebbe diventare la prossima meteora dell’estrema sinistra in Europa. PuntoCritico ha analizzato il programma elettorale presentato dalla sua Bündnis alle elezioni in Sassonia, che evoca un modello sociale paternalista in cui lo Stato provvede a tutti, le contraddizioni di classe non esistono, gli unici problemi sono immigrazione e burocrazia. SCUOLA L’anno scolastico è appena iniziato e le iniziative per diffondere la “cultura militare” tra gli studenti si moltiplicano. In Piemonte se ne registrano tre: i corsi di orientamento al lavoro promossi dal Comando Militare dell’Esercito, quelli di cultura aeronautica dell’Aeronautica Militare a Vercelli e a Torino il festival Giovani Adulti, organizzato da una onlus vicina all’assessore regionale di FdI coi soldi Regione Piemonte. Tra gli incontri “La guerra spiegata ai ragazzi” da un ex incursore dell’esercito.

Newsletter270924: Scuola italiana da record, di crolli…

NEXT GENERATION? Si tagliano le pensioni ai lavoratori di oggi in nome di quelli di domani e si annuncia la transizione energetica a beneficio delle nuove generazioni, a cui viene intitolato il Next Generation EU. Ma in Italia milioni di studenti hanno ripreso a frequentare da pochi giorni edifici fatiscenti, privi delle certificazioni e dei requisiti previsti dalla legge. Il rapporto presentato mercoledì da Cittadinanzattiva ci fornisce un quadro desolante delle politiche sulla sicurezza scolastica: nell’ultimo anno 69 crolli, il numero più elevato da sette anni a questa parte. Ma il problema non è solo l’Italia. Nei paesi dell’Europa ricca torna a crescere il fenomeno della povertà infantile: il record in Gran Bretagna. Secondo Danny Dorling, docente di geografia Umana all’Università di Oxford, il fenomeno si manifesta addirittura nella diminuzione della statura media di bambini, che, a parte un’esigua minoranza, hanno sempre meno opportunità di istruzione, un’alimentazione peggiore, abitazioni meno confortevoli.

Newsletter030924: Germania, la militarizzazione dei giovani a scuola e sui social

MILITARISMO La militarizzazione delle nuove generazioni, di cui ci siamo occupati a più riprese nella scorsa stagione, non è un’esclusiva italiana. Un’insegnante e attivista tedesca ci spiega che in Germania dall’anno prossimo i diciottenni dovranno compilare un modulo per verificarne l’arruolabilità e che la Bundeswehr, oltre a presidiare le scuole, usa Pride e fiere dei videogiochi come canali di propaganda per l’arruolamento. Aumentano le reclute, ma anche gli abbandoni prima dei termini. INTERNAZIONALE A un anno esatto dall’offensiva militare e azera e dell’annessione del Nagorno Karabakh Caterina Maggi ricapitola i fatti e parla con un sindacalista armeno delle difficili condizioni di vita e di lavoro dei profughi dell’ex enclave rifugiatisi in Armenia e di come le loro traiettorie incrocino russi e siriani, anch’essi in fuga dalla guerra.profughi

Newsletter070524: Adunata Alpini Vicenza, la protesta dei docenti

SCUOLA&GUERRA La chiusura delle scuole per due intere giornate in occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini, che si terrà nel weekend a Vicenza, scatena la reazione degli insegnanti vicentini, soprattutto dopo la diffusione di un circolare che invita docenti e studenti a visitare l’esposizione di armi ed equipaggiamenti presso la “Cittadella degli Alpini”. Una petizione lanciata dagli insegnanti raccoglie oltre 800 firme. Venerdì e sabato a Roma un’iniziativa contro la militarizzazione delle scuole e delle università. PUNTOCRITICO Una bella recensione di Sandro Moiso su Carmilla online al nostro volume su Amazon. Venerdì la prima presentazione a Roma, presso la libreria Anomalia a San Lorenzo.

Newsletter260324: La guerra nel giardino di casa (e di scuola)

POLITICA Ancora sulla questione militare alcune riflessioni di Piero Acquilino approfondiscono l’articolo pubblicato sull’ultima newsletter, chiarendone alcuni aspetti, ad esempio il ruolo delle forze armate in un paese come l’Italia, anche in tempo di pace, attraverso la loro capacità di condizionare alcuni aspetti fondamentali della vita civile – politica, economia, educazione. LETTURE Su quest’ultimo aspetto due volumi, “Educati alla guerra” di Gianluca Gabrielli e “La scuola va alla guerra” di Antonio Mazzeo, ci aiutano a inquadrare il fenomeno anche in termini storici e a cogliere alcune significative analogie tra passato e presente.

Newsletter200224: Et voilà, arriva la scuola-caserma

SCUOLA Raffiche di provvedimenti disciplinari e richieste di risarcimento danni agli studenti che hanno occupato i licei romani (ma non solo); Valditara che presenta una proposta di irrigidimento delle regole disciplinari; si moltiplicano i programmi di collaborazione tra scuola e forze armate e si torna a parlare di mini naja per i giovani dai 16 ai 25 anni. Qualcuno pensa, in nome del “rispetto delle regole”, di trasformare le scuole (e i posti di lavoro) in qualcosa di sempre più simile a una caserma e in questo pensiero c’è della follia ma anche del metodo. EUROPA E a proposito di regole: le definitiva bocciatura della direttiva sui lavoratori delle piattaforme ci offre un saggio di come funziona la “democrazia europea”.

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