Newsletter150518: elezioni Iraq, un voto delicato

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POLITICA I primi risultati provenienti dai seggi in Iraq pare vedrebbero prevalere la lista del leader sciita Moqtada al Sadr, che avrebbe sconfitto sia il candidato sponsorizzato dagli Stati Uniti sia quello più gradito all’Iran. In ogni caso è chiaro che i risultati di queste elezioni arrivano in una fase estremamente delicata, caratterizzata dallo scontro tra USA e Israele da una parte e la Repubblica Islamica iraniana dall’altra. In attesa dei dati definitivi vi spieghiamo quali sono i protagonisti, le forze in campo e le regole della scena politica irachena. SOCIETA’ La stampa italiana ha dato ampio spazio al fenomeno della criminalità giovanile a Londra e nelle grandi città britanniche a seguito di numerosi fatti di sangue verificatisi nei primi mesi dell’anno. Ciò che conta però, aldilà dei singoli episodi pur raccapriccianti, è capire lo sfondo su cui essi si verificano. Un contesto fatto di interi quartieri abbandonati a se stessi, popolati da un sottoproletariato che vive nella miseria e nell’assenza di una prospettiva, per cui il crimine diventa la via più semplice per sopravvivere e talvolta anche una sorta di ascensore sociale. Un fenomeno tollerato purché esso rimanga confinato in quell’ambito e che entra nell’agenda politica e mediatica soltanto quando esso fuoriesce da quei quartieri, come accadde coi riot londinesi nell’agosto del 2011. Una situazione non molto dissimile da quella rivelata qui in Italia dai recenti episodi avvenuti in alcuni quartieri della periferia romana. E che rappresenta un utile elemento di riflessione per capire come funziona la società in cui viviamo.

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