GEOPOLITICA Dopo la vittoria di Sanders in Nevada in molti vedono il ‘candidato socialista’ come probabile avversario di Donald Trump a novembre. Gli osservatori esteri e gli estimatori di Sanders si concentrano in particolare sulle misure di politica economica che egli dice di voler introdurre se sarà eletto. Ma il presidente degli USA è anche figura di vertice della principale potenza economica, politica e militare nel mondo. Nella newsletter di oggi utilizziamo il conflitto israelo-palestinese e più in generale il tema della politica americana in Medio Oriente come cartina di tornasole per analizzare le posizioni espresse dai candidati alle primarie democratiche e le loro critiche a Trump. Per Sanders, ebreo americano, la tradizionale politica USA in Medio Oriente e l’alleanza con Israele non sono in discussione e il conflitto in Palestina rimane rigidamente compresso nello schema dello scontro tra nazioni, senza alcuna concessione alle dinamiche di classe interne alle società israeliana e palestinese. La domanda è: si può essere ‘socialisti’ in America e nazionalisti all’estero?
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