Newsletter250222: Ucraina, il mondo del WTO finisce a Kiev

GUERRA Alcune nostre considerazioni iniziali sulla guerra in Ucraina: i protagonisti, chi ne esce bene e chi male, almeno per il momento, la prospettiva e le conseguenze più di lungo termine. Inoltre una lunga analisi, scritta prima dell’invasione, da un analista russo, sulle possibili ripercussioni dell’occupazione sugli assetti interni della Russia, un paese sospeso tra il ricordo della potenza passata e un’economia che non è in grado di offrire agli ucraini sostanziali miglioramenti delle proprie condizioni di vita.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter220222: Saharawi, un popolo dimenticato in un limbo silenzioso

SAHARA OCCIDENTALE I Saharawi, gruppo etnico che abita nell’ex colonia spagnola contesa da Marocco e Mauritania, luogo di traffici, ma anche custode di risorse economiche rilevanti, da quasi mezzo secolo vivono tra guerra, miseria e oppressione, nel quasi assoluto silenzio. Dai campi profughi nel sud dell’Algeria Elena Rusca ricostruisce la loro storia e parla dei più recenti sviluppi con Buhubeini Yahya Buhubeini, direttore della Mezzaluna Rossa Saharawi. UCRAINA Per comprendere la situazione ucraina è utile conoscere il contesto economico e sociale in cui si sviluppa lo scontro tra la Russia, il governo di Kiev e i loro alleati. Un articolo dell’economista Michael Roberts ci dipinge un paese che il tasso di diseguaglianza e la crescita del PIL pro capite rendono più simile a uno Stato dell’Africa centrale piuttosto che europeo.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter180222: 1992-2022 Realtà e mito di Mani Pulite

POLITICA&GIUSTIZIA Il trentennale di Mani Pulite ha innescato una discussione basata su una lettura astratta di quegli anni, slegata dal contesto politico ed economico internazionale e che si impose già all’epoca, confezione propagandistica della svolta neoliberale impressa dalla borghesia italiana al paese in nome di un’epocale lotta della giustizia contro la corruzione. Una lettura adottata in modo acritico dalla sinistra e di cui a fare le spese sono stati in primo luogo i lavoratori. A fare giustizia in realtà più che i magistrati è stato il tempo, che ha rispedito Antonio Di Pietro a Montenero di Bisaccia, ha sveltato l’inconfessabile intreccio tra magistratura e politica con lo scandalo Palamara e, nei giorni scorsi, ironia della sorte, ci ha mostrato un dinosauro della Prima Repubblica come Giuliano Amato spiegare – a nome dei giudici costituzionali – che i referendum su eutanasia e liberalizzazione delle droghe leggere sono illegittimi a una platea di proponenti e firmatari in larga misura costituita proprio da tifosi della magistratura cresciuti nel mito di Mani Pulite. In questa newsletter riproponiamo un abbozzo di “storia sociale di Tangentopoli”, pubblicato qualche anno fa, ma che ci pare ancora attuale.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter150222: Sicurezza sul lavoro, nuovi ispettori assunti senza titoli

LAVORO Venerdì sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il bando per l’assunzione di 1.200 ispettori del lavoro, una decisione attesa a lungo, che dovrebbe ridare slancio alla lotta contro incidenti e morti sul lavoro. Tuttavia per garantire efficacia all’attività ispettiva servirebbero figure dotate di specifiche competenze tecniche, mentre per partecipare al concorso basta una generica laurea anche triennale. Un caso insolito nella Pubblica Amministrazione. Pressapochismo o “sabotaggio”?  SOCIETÀ I confini tra politica, psicologia sociale e guerra sono sempre più labili. Al punto che la Gran Bretagna già da qualche anno ha istituito un ministero della solitudine. Ma visto il massiccio utilizzo della paura in politica gli Stati forse potrebbero dotarsi anche di un ministero della paura. Un intervento di Stefano Rota.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter110222: Crisi ucraina e inflazione si abbattono sui redditi più bassi

ECONOMIA&POLITICA Mai come in questo periodo viene a galla con irrefutabile evidenza l’intreccio che unisce politica internazionale e questione sociale. La crisi ucraina rafforza un’impennata dei prezzi dei combustili che sta colpendo i paesi europei, ma, al loro interno, penalizza soprattutto i lavoratori e le fasce sociali a basso reddito, dispiegando, come dimostra una recente analisi del think tank liberale Bruegel, un effetto di redistribuzione della ricchezza dal basso verso l’alto, che in Italia è particolarmente acuto, quasi sei volte più che in Francia. Ma a chiedere al governo di essere protette dall’inflazione sono soprattutto le aziende.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter080222: Salari, un treno da non perdere

LAVORO&ECONOMIA In tutto il mondo crescita economica più rapida del previsto, carenza di manodopera e inflazione spingono i salari all’insù e la questione diventa oggetto di dibattito tra gli economisti. I grandi quotidiani finanziari e i centri studi del capitalismo internazionale esprimono preoccupazione per un trend che nel 2022 potrebbe rafforzare i sindacati e provocare un rimbalzo medio dei salari europei del 3% e nelle maggiori economie il salario minimo viene aumentato (in Germania sarà 12 euro l’ora da ottobre). La logistica da punto di forza si trasforma nel tallone d’Achille del capitalismo globale. In Italia, la peggiore in Europa quanto a dinamica salariale negli ultimi trent’anni, invece di approfittare della congiuntura potenzialmente favorevole il sindacato firma rinnovi contrattuali con aumenti ben al di sotto del 3% e in alcuni settori le trattative languono ma non si sciopera. Ci vedremo sfilare un’occasione propizia sotto il naso restando inerti?

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter040222: La finanziarizzazione del calcio passa dai bitcoin

CALCIO&ECONOMIA Le società che emettono e fanno affari con le criptovalute hanno scelto il calcio come cavallo di Troia per superare la diffidenza dei risparmiatori e penetrare nelle loro abitudini di spesa. E in club e giocatori hanno trovato interlocutori attenti, pronti a farsi pagare la copertura che forniscono a quel business in termini di immagine con contratti di sponsorizzazione più che generosi. Il che allontana sempre più questo sport dalle sue radici popolari e lo coopta nel mondo virtuale della finanza globale, controllato da un pugno di fondi di investimento, oligarchi e riciclatori di denaro. Anche la Lega di Seria A italiana ad agosto ha annunciato un accordo di collaborazione in ambito tecnologico con Crypto.com, piattaforma di critpovalute di Singapore, che riguarderà, ad esempio, il VAR. INTERNAZIONALE Davvero il nuovo presidente del Cile Boric è il nuovo Allende? Elena Rusca fornisce alcuni elementi in un articolo su Ventuno.news.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi