Newsletter010422: PuntoCritico pubblica MappiAmazon

LOGISTICA “MappiAmazon. Logistica e strategia, la ‘campagna d’Italia’ di Amazon in una mappa” esce volutamente un anno dopo il primo sciopero della filiera Amazon e vuol essere uno strumento per comprendere la strategia e la natura del gruppo di Jeff Bezos, ma anche per rafforzare l’azione dei lavoratori e del sindacato nei magazzini. L’utilizzo della mappa ci permette di avere una rappresentazione esauriente e in costante aggiornamento della presenza di Amazon in Italia e allo stesso tempo di coglierne la logica di sviluppo strategica, i punti deboli e la capacità di reagire alle iniziative sindacali. ENERGIA La corsa psicotica alla ricerca di nuove fonti di combustibili fossili scatenata dal conflitto in Ucraina investe anche paesi come l’Uganda, da tempo oggetto di sfruttamento da parte di compagnia petrolifere come Total, ormai sempre più spesso insieme ad aziende cinesi. Elena Rusca ha raccolto la denuncia di Nabiruma Dian del Friends of the Earth International e Atuhura Maxwell del CETIM alla 49esima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra.

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Newsletter290322: Armare Zelenski dopo aver armato Putin

GUERRA&ARMAMENTI Diversamente dall’idea che ci viene veicolata in questi giorni il riarmo italiano non inizierà a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, ma è già iniziato da tempo, così come le scelte dell’industria militare nazionale e dei governi (a cui spetta autorizzare le esportazioni) non sembrano essere mai state influenzate da considerazioni circa il tasso di democrazia degli Stati acquirenti. L’Italia ha venduto mezzi militari alla Russia di Putin persino dopo l’entrata in vigore dell’embargo del 2014, alcuni dei quali sono finiti a milizie sciite in Siria, altro oggi sono sui campi di battaglia dell’Ucraina. Quanto all’embargo europeo, anch’esso si ispira alla vecchia massima latina “pecunia non olet”. Eppure oggi in Italia vi sarebbero le forze per una contestazione di massa della politica del governo e alcuni casi internazionali, nel pieno della pandemia, mostrano che la riconversione dal militare al civile è possibile. Ne parliamo con un ricercatore del SIPRI di Stoccolma e con Gianni Alioti, ex responsabile dell’ufficio internazionale della FIM CISL.  

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Newsletter250322: Zelenski, l’eroe che cancella i contratti di lavoro

QUALE DEMOCRAZIA? L’attuale dibattito sullo scontro tra democrazia e dittatura e sulla “legalità internazionale” visto da due diversi punti di vista, ma con risultati analoghi. Nel primo articolo raccontiamo come alla vigilia della crisi culminata con l’invasione russa il presidente ucraino Zelenski stesse cercando di cancellare i contratti collettivi, liberalizzare i licenziamenti ed emarginare il sindacato, violando accordi e standard internazionali a tutela dei lavoratori. Intanto, protetto dal clamore della guerra in Ucraina, il premier socialista spagnolo Sanchez consegna il Sahara Occidentale al Marocco, violando il mandato di decolonizzare quel territorio conferito alla Spagna dall’ONU. Una flagrante rottura della legalità internazionale ai danni di un popolo da sempre “aggredito”, ma a cui però nessuno fa caso e che oggi si intreccia col tema della competizione per il gas naturale.

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Newsletter220322: Omicron colpisce la Cina (e l’economia globale)

ECONOMIA&PANDEMIA Qualcuno osserva che la guerra in Ucraina è stata più efficace dei vaccini nel “debellare” il covid-19 o almeno nel farlo sparire dalle prime pagine dei giornali attirando l’attenzione su di sé. Ma la pandemia è destinata a tornare presto alla ribalta e con effetti non esclusivamente sanitari. La recente ondata di contagi in Cina sta già colpendo le catene di fornitura globali e facendo lievitare i costi, sommandosi agli effetti negativi della guerra stessa. Il Financial Times spiega che potrebbero registrarsi ritardi dalle tre alle cinque settimane nella consegna di merci via mare e che la nuova ondata di contagi potrebbe tagliare del 5% le entrate delle imprese tecnologiche cinesi. Persino il Global Times, tabloid legato al PCC, pur smentendo che la cosa possa avere effetti a lungo termine, ammette che la chiusura degli impianti che, ad esempio, riforniscono Huawei e Apple sta provocando danni non indifferenti. E nel botta e risposta tra media di Pechino e occidentali sulle prospettive di sviluppo cinesi si riflette uno scontro di interessi che in questi giorni pesa anche sui campi di battaglia ucraini e sui tavoli diplomatici.

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Newsletter180322: Pisa, USB denuncia “Armi mascherate da aiuti umanitari”

GUERRA A Pisa l’Unione Sindacale di Base denuncia: lavoratori dell’aeroporto civile rifiutano di caricare casse di armi spacciate per aiuti umanitari all’Ucraina e convoca una manifestazione sabato – STORIA Un articolo di Antongiulio Mannoni sulla Prima guerra mondiale spiega come un conflitto può riverberarsi sui più diversi aspetti della vita sociale, un tema che oggi torna di grande attualità e lo sarà ancor di più nel clima di riarmo che vivremo nei prossimi anni – LIBRI Guerre ed epidemie: bentornati nella storia! L’audio delle tre relazioni alla presentazione de “Il significato della Seconda guerra mondiale” di E. Mandel, giovedì scorso a Genova.

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Newsletter150322: Perché il movimento pacifista è attaccato dai giornalisti?

GUERRA&PROPAGANDA Le grandi corazzate dell’informazione nazionale attaccano chi solleva dubbi ed esita a indossare la mimetica, più di quanto faccia la politica, a conferma che gli opinion maker stanno colmando gli spazi lasciati dalla debole e inadeguata classe dirigente del capitalismo italiano, così come in altri frangenti della nostra storia hanno fatto i giudici. STORIA Un articolo sulle origini della Prima guerra mondiale prova a far luce sulla natura sistemica delle guerre, sbocco di contraddizioni oggettive latenti nelle nostre società e che travalicano le decisioni individuali. Riflessioni che oggi, nel pieno di una crisi internazionale, assumono un particolare valore. PUNTOCRITICO Giovedì a Genova oltre 100 persone hanno preso parte alla presentazione de “Il significato della Seconda guerra mondiale” di Ernest Mandel e la discussione dai conflitti di ieri si è allargata naturamente alla guerra di oggi.

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Newsletter110322: Chi arma gli ucraini non li aiuta, li usa

GUERRA Giornalisti d’assalto, intellettuali, conduttori e ospiti dei salotti tv: tutti pronti a perorare la causa della linea dura con Putin e dell’invio di armi a Kiev e a gettare su chi non indossa l’elmetto l’ombra del sospetto: colluso col nemico? Un intervento di Marco Veruggio denuncia: inviare armi agli ucraini non significa essere solidali, ma cercare di sfruttarne la resistenza per i propri fini. Da Genova un documento firmato da dirigenti politici, sindacali, dell’associazionismo ricollega l’impegno internazionalista contro la guerra a un episodio di 100 anni fa, l’assalto squadrista alla sede del quotidiano socialista “Il Lavoro”.  SINDACATO In Colombia anche essere iscritti al sindacato negli stabilimenti delle ditte d’appalto di Coca Cola significa essere in guerra, una guerra sociale. Lo denunciano a Elena Rusca i dirigenti di Sinailtrainal, da anni vittime di minacce, assassini, sequestri, spionaggio e persecuzioni.

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Newsletter080322: UCRAINA La sfida per l’economia globale si tinge di sangue

CAPITALISMO&GUERRA Aldilà dei suoi esecutori materiali la guerra rappresenta l’esplodere di tensioni latenti nella sfida per l’egemonia economica globale, che non sempre la diplomazia non riesce a contenere. Come ci spiega Elena Rusca, traendo spunto da una riunione dell’ONU sulla crisi ucraina, in un’economia in cui tutto è merce e persino le agenzie che si occupano di soccorrere le vittime dei conflitti armati agiscono come “imprese umanitarie”, le ragioni delle guerre sono in larga misura legate all’accaparramento di materie prime e mercati di sbocco per i propri prodotti. E come documenta l’ultima inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalism, The Ericsson List, può capitare che mentre le cancellerie occidentali demonizzano il proprio nemico del momento le loro aziende, al riparo dai riflettori, concludano affari con lui, persino se quel nemico si chiama ISIS.

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Newsletter040322: ROMA Per bloccare lo sfratto interviene l’ONU

CASA Chi gestisce i complessi di edilizia agevolata costruiti nella Capitale coi soldi pubblici e con quali conseguenze per gli inquilini? Il caso di una signora ultraottantenne romana che a febbraio è stata salvata dallo sfratto dall’intervento dell’Alto Commissario dell’ONU ci ha offerto lo spunto per cercare di rispondere a questa domanda. UCRAINA Nel 2019 il governo ha approvato una legislazione del lavoro che viola le regole dell’OIL e della legislazione sociale dell’UE e ha innescato uno scontro col sindacato che ha visto le ultime manifestazioni svolgersi poco che scoppiasse la crisi.  In una breve intervista un sindacalista di Kiev parla della condizione dei lavoratori ucraini in guerra, ma dice anche che il conflitto spazzerà via dall’agenda politica i diritti dei lavoratori.

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Newsletter010322: Le possibili conseguenze della guerra

GUERRA&ARMI UE e Italia invieranno armi all’Ucraina. Come spiega la nota di Piero Acquilino è uno dei tanti effetti di un periodo storico in cui, finita l’era deterrenza nucleare, il tema strategico centrale è diventato come fare la guerra senza che questa si trasformi in conflitto totale, in un mondo in cui le fitte trame di legami economici tra paesi sviluppati rendono sempre più difficile fare la guerra senza innescare una reazione a catena. Le armi sono anche lo strumento attraverso cui il complesso militar-industriale americano maneggia somme colossali di denaro pubblico, nel 2021 quasi 800 miliardi di dollari, quasi metà del PIL italiano, e ne ricavano profitti miliardari e potere. Il business delle armi, tuttavia, ingrassa anche l’industria bellica italiana, come ci racconta il secondo reportage di Elena Rusca dai campi minati del Sahara occidentale.

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