Newsletter300623: Note sull’affaire Prigozhin

POLITICA Senza avere la pretesa di dare una spiegazione esaustiva degli avvenimenti russi del weekend pensiamo che sia possibile fare alcune riflessioni, approfondire alcuni temi e trarre qualche conclusione politica, in attesa che gli eventi ci chiariscano la vera portata della crisi. Certo l’aspetto più eclatante della vicenda è che tutti coloro che da un anno e mezzo dipingono Putin come il peggior interlocutore possibile per l’Occidente hanno smentito questa loro osservazione con l’atteggiamento tenuto nei giorni scorsi, dimostrando una cautela fondata su un giudizio ben diverso: aldilà della propaganda Putin è la padella, da cui si può sempre cadere nella brace.Una brace pericolosamente vicina a un arsenale di 6.000 ordigni nucleari e a un paese che oggi rappresenta il vero antagonista degli USA: la Cina.

Newsletter270623: GEOPOLITICA Tehran minaccia, l’Europa asseconda

GEOPOLITICA L’irruzione di mille poliziotti albanesi in un compound dell’opposizione iraniana provoca un morto a parecchi feriti. Ma non è un caso isolato: dal Belgio alla Francia si susseguono episodi che evidenziano un’ambiguità di fondo della politica americana ed europea in Medio Oriente. Da una parte la condanna del regime iraniano, che viola le libertà democratiche, giustizia gli oppositori, destabilizza la regione e, in Ucraina, fornisce droni a Putin. Dall’altra una tolleranza, che a tratti sfocia nella collaborazione, per i colpi sferrati da Tehran ai propri oppositori sul suolo europeo. LIBRI Un libro di un giovane ricercatore, Gabriele Mastrolillo, cerca di colmare il vuoto lasciato dalla storiografia a proposito delle correnti antistaliniste del comunismo italiano e, in particolare, del movimento trotskista. La recensione di Piero Acquilino. PUNTOCRITICO Amazoniade, il long form di Massimiliano Cacciotti coi disegni di Emanuele Giacopetti diventa spettacolo-conferenza, insieme agli altri capitoli del nostro progetto sul lavoro in Amazon. In un video la sintesi della serata del 16 giugno al Teatro Le Sedie a Roma.

Newsletter230623: Michael Roberts, torna il fantasma del debito

ECONOMIA Un post pubblicato nei giorni scorsi da Michael Roberts sul suo blog evidenzia il preoccupante ritorno del debito al centro della scena. Il debito estero di alcuni paesi emergenti o in via di sviluppo, in larga misura detenuto dai paesi del cosiddetto Club di Parigi, secondo l’economista è un problema su cui bisogna intervenire rapidamente se vogliamo evitare che la miseria dilaghi nel mondo con conseguenze disastrose sul piano sociale. LETTURE “La fabbrica del soggetto”, una raccolta di conversazioni e di riflessioni a cura di Stefano Rota, riassume l’evoluzione del capitalismo italiano, dalla vecchia officina semiartigianale fino alla gestione manageriale e algoritmica, e della sua classe operaia, dall’operaio di mestiere, all’operaio massa fino ai driver e ai magazzinieri di Amazon.

Newsletter200623: Berlusconi, l’uomo che rovinò l’Italia?

POLITICA Passato qualche giorno dalla scomparsa di Berlusconi e scemata un po’ l’ondata di mielosi (e pelosi) attestati di cordoglio da parte di amici, nemici e beneficati di ogni risma proviamo a ragionare sul berlusconismo come veicolo scelto dalle classi dominanti per traghettare il capitalismo italiano nella fase post Guerra Fredda preservando i propri interessi materiali in quel delicato trapasso. LAVORO Un lungo reportage di Internazionale sull’impatto sociale dell’insediamento di Amazon nel Polesine e su un recente rapporto dell’IRES CGIL e dell’Università di Padova cita MappiAmazon, lo studio di PuntoCritico sulla rete di distribuzione del colosso di Seattle in Italia.

Newsletter160623: Alcune riflessioni su Ultima Generazione

POLITICA&CLIMA Negli ultimi mesi, e in particolare dopo l’alluvione in Romagna, si è parlato parecchio dei militanti di Ultima Generazione: da una parte la surreale campagna di criminalizzazione da parte del governo e di una parte dei media, dall’altra un entusiasmo acritico della sinistra per le loro azioni “radicali”. Un giudizio di Marco Veruggio sulla natura del movimento e la sua strategia. LAVORO Il Consiglio d’Europa ha varato la sua proposta di intervento normativo sui lavoratori delle piattaforme, dopo la proposta di direttiva della Commissione e il testo approvato dagli europarlamentari. Le critiche arrivano sia dalle lobby delle piattaforme sia dai sindacati. E ora inizia la fase del dialogo a tre tra istituzioni europee, con la spada di Damocle della fine della legislatura. Nel 2024, infatti, ci sono le elezioni europee.

Newsletter130623: Starbucks Italia e la lezione sindacale americana

LAVORO&SINDACATO “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!”: per noi questa celeberrima esortazione di Marx ed Engels a un movimento  politico e sindacale dei lavoratori ancora in formazione non è solamente ancora attuale, lo è, semmai, più di allora per il grado di mondializzazione dell’economia a cui siamo giunti 170 anni dopo. In questa newsletter parliamo della sindacalizzazione dei lavoratori di Starbucks in Nordamerica, perché la rapida espansione di questa azienda in Italia e la crescita del personale (quasi 700 addetti entro il 2023) pone la sinistra e il sindacato di fronte a inevitabili riflessioni su come intervenire in un settore al centro dell’offensiva delle imprese – ristorazione e pubblici esercizi – con le immancabili menate sui giovani che non vogliono lavorare (ora ci si è messo pure Claudio Amendola). E traduciamo in italiano la lettera di Reza Shahabi, sindacalista degli autoferrotranvieri di Tehran in carcere, ai sindacalisti che in questi giorni sono a Ginevra per la Conferenza annuale dell’OIL, perché pensiamo che farla circolare, in particolare nel sindacato, sia il “minimo sindacale”, proprio in tutti i sensi, per dimostrare solidarietà a chi da anni combatte contro il regime iraniano, ma viene ignorato, perché per le esigenze degli imperialismi occidentali è preferibile dipingere la lotta del popolo iraniano semplicemente come una lotta delle donne e dei giovani per i diritti democratici.

Newsletter090623: Vigilanza privata, il fallimento della contrattazione

LAVORO&SINDACATO Pochi giorni fa CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale di una delle categorie di lavoratori meno pagate in Italia, i dipendenti delle aziende della vigilanza privata. Un rinnovo che a 11 anni dalla scadenza dell’ultimo contratto prevede aumenti di pochi spiccioli e ripropone il tema dell’inefficacia della contrattazione collettiva nel difendere il potere d’acquisto dei salari dall’inflazione e della necessità di affiancarle uno strumento legislativo come il salario minimo. E rappresenta un colpo inferto a tutti i lavoratori dipendenti italiani. In questa newsletter un articolo di Marco Veruggio chiede di aprire urgentemente un dibattito pubblico sul salario minimo, mettendo in luce le ipocrisie della politica sull’argomento, e una dettagliata analisi di Luca Scacchi, dirigente nazionale della CGIL, si addentra nei contenuti del rinnovo contrattuale della vigilanza e spiega perché la CGIL dovrebbe ritirare la firma.

Newsletter060623: Una lotta internazionale, intervista a un rider Wolt

LAVORO Nei mesi scorsi molti paesi sono stati attraversati dalle mobilitazioni dei lavoratori di Wolt, una delle principali piattaforme di food delivery, che non opera in Italia, ma è molto attiva nel resto del mondo, inclusi paesi asiatici come Georgia e Kazakhstan, dove i lavoraatori sono entrati in sciopero. L’intervista a un rider pakistano che lavora in Grecia chiarisce le ragioni di questa inedita mobilitazione internazionale. SUDAN La tragedia umanitaria scatenata dalla guerra, di cui ci siamo già occupati in altre due newsletter approda anche alle Nazioni Unite, ma, come ci racconta Elena Rusca, organismi sovranazionali e potenze globali non sembrano interessati a metter fine al conflitto quanto a specularvi.

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