LAVORO&SINDACATO Pochi giorni fa CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale di una delle categorie di lavoratori meno pagate in Italia, i dipendenti delle aziende della vigilanza privata. Un rinnovo che a 11 anni dalla scadenza dell’ultimo contratto prevede aumenti di pochi spiccioli e ripropone il tema dell’inefficacia della contrattazione collettiva nel difendere il potere d’acquisto dei salari dall’inflazione e della necessità di affiancarle uno strumento legislativo come il salario minimo. E rappresenta un colpo inferto a tutti i lavoratori dipendenti italiani. In questa newsletter un articolo di Marco Veruggio chiede di aprire urgentemente un dibattito pubblico sul salario minimo, mettendo in luce le ipocrisie della politica sull’argomento, e una dettagliata analisi di Luca Scacchi, dirigente nazionale della CGIL, si addentra nei contenuti del rinnovo contrattuale della vigilanza e spiega perché la CGIL dovrebbe ritirare la firma.