LOTTE Le cifre dell’adesione allo sciopero generale di mercoledì in Argentina non sono chiare, ma una cosa è certa: la burocrazia sindacale della CGT peronista, sotto la pressione della rabbia popolare, è stata costretta a spingersi oltre le proprie intenzioni e, come racconta l’articolo di International Viewpoint che abbiamo tradotto, in alcuni quartieri di Buenos Aires si stanno riformando le assemblee popolari che guidarono la sollevazione del 2001. Per Milei, il cui partito ha meno di un sesto dei deputati e un nono dei senatori e che perciò deve fare affidamento sul sostegno di una parte dei suoi ex avversari, la situazione non è semplice. Sempre mercoledì in Germania il Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer, sindacato dei macchinisti, ha dato il via al più lungo sciopero delle ferrovie della storia tedesca, sei giorni (il record era cinque nel 2015) per chiedere aumenti salariali e riduzione dell’orario e della settimana lavorativa. I lavoratori, tranne in Italia, tornano protagonisti.