STORIA&PROPAGANDA Le imminenti celebrazioni del 4 novembre ricorderanno la fine della Grande guerra adeguandosi al rinato spirito guerresco che l’imperialismo italiano ormai non tenta neanche più di nascondere in un atto di residua dignità. Ne approfittiamo per ricordare un episodio che fa carta straccia di tutta la retorica patriottarda da cui saremo subissati e ci riporta alla vera natura di quel conflitto: un’orgia di morte e distruzione pagata col sangue di milioni di proletari, che i capitalisti dell’epoca non esitarono a sfruttare per riempirsi i portafogli, complici liberali e fascisti, che alla fine si incaricheranno di far sparire le prove. E’ la storia della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle spese di guerra (1920-1922). ECONOMIA&GUERRA Una bella inchiesta di Altreconomia e OPAL sull’esportazione di materiale bellico dall’India all’Ucraina (passando nell’ombra per l’Italia) ci ricorda che per una piccola élite la guerra non ha cessato di rappresentare un affare.
Mese: Ottobre 2024
Newsletter251024: “Crisi dell’auto? E’ solo per i lavoratori”
LAVORO Stellantis ha chiuso il 2023 con 23 miliardi di utili ma Tavares, l’uomo da 100.000 euro al mese, minaccia chiusure e licenziamenti. “Ma la crisi è solo per i lavoratori: Tavares, Agnelli e Peugeot se la passano decisamente bene”. PuntoCritico ha parlato con un operaio dello stabilimento Stellantis a Poissy, dove l’azienda chiede ai dipendenti francesi di trovarsi un altro lavoro, ma ne fa arrivare 26 dall’Italia per colmare i vuoti di organico. POLITICA Da un incontro in una piazza di Budapest quest’estate, davanti al monumento dell’Arcangelo Gabriele, simbolo dell’Ungheria “soggiogata” dall’aquila imperiale tedesca, eretto 10 anni fa da Orbàn per negare la complicità tra il regime nazionalista di Horthy e il nazismo, Caterina Maggi ci racconta il contraddittorio groviglio di pulsioni reazionarie, antisemite, anticomuniste che attraversa la società ungherese.
Newsletter221024: BRICS-Israele, tra scomuniche e affari
POLITICA&GUERRA C’è una contraddizione di fondo immanente al capitalismo globalizzato tra la guerra e le relazioni di interesse economico che collegano i paesi belligeranti anche su lati opposti del fronte. Non è un fenomeno nuovo, ma le dimensioni che esso assume oggi sono inedite. Un articolo sul sito Counterpunch affronta una delle conseguenze concrete di questo fenomeno oggi: l’ipocrisia dei BRICS, che condannano i massacri di Israele a Gaza, in Cisgiordania e in Libano, ma che in parte li alimentano economicamente, in parte chiudono gli occhi sui membri che riforniscono Israele di energia, armi ecc. Il Sudafrica è il caso più eclatante.
Newsletter181024: AKD, chi è il presidente “comunista” dello Sri Lanka
POLITICA La vittoria del candidato comunista alle elezioni presidenziali dello Sri Lanka, Anura Kumara Dissanayake, ha suscitato entusiasmi, ma il passato nazionalista suo e del suo partito e la difficoltà di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale soprattutto in campo economico alimentano i dubbi sul futuro del suo governo. LAVORO Un rapporto dello European Trade Union Institute analizza il fenomeno della scarsità di manodopera nel mercato del lavoro continentale, le sue cause e i potenziali effetti, in particolare sul potere negoziale dei lavoratori europei. Ne emergono opportunità da cogliere rapidamente prima che sfumino. Ma il sindacato italiano sembra aver già perso il treno.
Newsletter151024: “Fino a 100 morti innocenti per un capo di Hamas”
GUERRA&TECNOLOGIA Nel corso di un convegno tenutosi a Roma venerdì scorso Moran Rapoport (972+ Magazine), di cui pubblichiamo l’intervento integrale, e Safwat al-Khalout (al Jazeera) hanno raccontato inchieste giornalistiche ed esperienza diretta dell’utilizzo dell’IA come arma di sterminio da parte dell’IDF israeliano, un tema di cui ci siamo già occupati e che prefigura l’abisso di barbarie in cui il mondo intero rischia di precipitare. Per eliminare un capo di Hamas autorizzati fino a 100 “effetti collaterali”. LOTTE Dopo la Corea anche in India i lavoratori di Samsung Electronics sono in sciopero da oltre un mese per chiedere salari e condizioni di lavoro migliori, ma soprattutto il riconoscimento del sindacato che li organizza: le ragioni dei lavoratori, la posizione di Samsung e il ruolo del governo locale.
Newsletter111024: 100 giorni di governo laburista: bugie, tagli, dimissioni
POLITICA Sabato il governo laburista di Keir Starmer compie 100 giorni di mandato, confermando le previsioni: tra i primi atti moderazione salariale e tagli ai sussidi di povertà, inclusi quelli rivolti alle famiglie con bambini, di cui avevamo parlato in una recente newsletter sul boom della povertà infantile nel Regno Unito. Un bilancio di Nigel Smith. SCUOLA E ancora un problema di cui ci siamo occupati recentemente, la (assenza di) sicurezza degli edifici scolastici, si conferma al centro della cronaca con altri due crolli a meno di due settimane dalla presentazione del rapporto di Cittadinanzattiva: un controsoffitto in un istituto tecnico di La Spezia e due finestre in un liceo a Roma, in questo caso con uno studente trasportato al pronto soccorso.
Newsletter081024: Amazon, magazzini o caserme?
LAVORO Un controllo pressante e ansiogeno che in alcuni casi trasforma i magazzini di Amazon e dell’indotto in vere e proprie caserme: è l’impietoso ritratto dipinto da lavoratori, sindacalisti e studiosi delle condizioni di lavoro imposte dal colosso dell’e-commerce. Nuove tecnologie, vecchi sistemi di sfruttamento. Negli USA sia i magazzinieri che i driver per difendersi da quel controllo e chiedere diritti sindacali e salari migliori, stanno aderendo in massa allo storico sindacato dei Teamsters e abbandonando i sindacati indipendenti che avevano tentato di creare nei primi tentativi di organizzarsi nei magazzini.
Newsletter041024: Sarah Wagenknecht e il partito del bengodi
POLITICA Sarah Wagenknecht potrebbe diventare la prossima meteora dell’estrema sinistra in Europa. PuntoCritico ha analizzato il programma elettorale presentato dalla sua Bündnis alle elezioni in Sassonia, che evoca un modello sociale paternalista in cui lo Stato provvede a tutti, le contraddizioni di classe non esistono, gli unici problemi sono immigrazione e burocrazia. SCUOLA L’anno scolastico è appena iniziato e le iniziative per diffondere la “cultura militare” tra gli studenti si moltiplicano. In Piemonte se ne registrano tre: i corsi di orientamento al lavoro promossi dal Comando Militare dell’Esercito, quelli di cultura aeronautica dell’Aeronautica Militare a Vercelli e a Torino il festival Giovani Adulti, organizzato da una onlus vicina all’assessore regionale di FdI coi soldi Regione Piemonte. Tra gli incontri “La guerra spiegata ai ragazzi” da un ex incursore dell’esercito.