Newsletter300922: 1922, Cazzullo “dimentica” le colpe della borghesia liberale

STORIA&POLITICA Nelle scorse settimane si è parlato tanto di fascismo, giocando sulla coincidenza tra il centenario della Marcia su Roma e dell’avvento del fascismo e la vittoria elettorale del partito “postfascista” di Giorgia Meloni. Ma le ricostruzioni giornalistiche alla Aldo Cazzullo si guardano bene dall’evidenziare il ruolo svolto dalla borghesia liberale, italiana ed estera, nel liberare la violenza del fascismo contro il movimento sindacale e socialista nella speranza di poterlo cooptare nell’alveo delle istituzioni in seguito. Una “dimenticanza” non casuale e gravida di indicazioni anche per il presente. Una vivida e realistica ricostruzione dei fatti e del clima di quei giorni è presente in un manoscritto inedito di Angelo Tasca, socialista e storico del fascismo, contenente appunti e ricordi di alcuni protagonisti, raccolti negli anni ’30 durante l’esilio francese, di cui pubblichiamo un estratto e il link alla versione integrale, pubblicata qualche anno fa solo in versione elettronica dalla Fondazione Feltrinelli, ma non più reperibile sul sito. Una lettura consigliata a chi non si rassegna a Cazzullo e agli storici fai da te.

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