POLITICA Passato qualche giorno dalla scomparsa di Berlusconi e scemata un po’ l’ondata di mielosi (e pelosi) attestati di cordoglio da parte di amici, nemici e beneficati di ogni risma proviamo a ragionare sul berlusconismo come veicolo scelto dalle classi dominanti per traghettare il capitalismo italiano nella fase post Guerra Fredda preservando i propri interessi materiali in quel delicato trapasso. LAVORO Un lungo reportage di Internazionale sull’impatto sociale dell’insediamento di Amazon nel Polesine e su un recente rapporto dell’IRES CGIL e dell’Università di Padova cita MappiAmazon, lo studio di PuntoCritico sulla rete di distribuzione del colosso di Seattle in Italia.
Newsletter160623: Alcune riflessioni su Ultima Generazione
POLITICA&CLIMA Negli ultimi mesi, e in particolare dopo l’alluvione in Romagna, si è parlato parecchio dei militanti di Ultima Generazione: da una parte la surreale campagna di criminalizzazione da parte del governo e di una parte dei media, dall’altra un entusiasmo acritico della sinistra per le loro azioni “radicali”. Un giudizio di Marco Veruggio sulla natura del movimento e la sua strategia. LAVORO Il Consiglio d’Europa ha varato la sua proposta di intervento normativo sui lavoratori delle piattaforme, dopo la proposta di direttiva della Commissione e il testo approvato dagli europarlamentari. Le critiche arrivano sia dalle lobby delle piattaforme sia dai sindacati. E ora inizia la fase del dialogo a tre tra istituzioni europee, con la spada di Damocle della fine della legislatura. Nel 2024, infatti, ci sono le elezioni europee.
Newsletter130623: Starbucks Italia e la lezione sindacale americana
LAVORO&SINDACATO “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!”: per noi questa celeberrima esortazione di Marx ed Engels a un movimento politico e sindacale dei lavoratori ancora in formazione non è solamente ancora attuale, lo è, semmai, più di allora per il grado di mondializzazione dell’economia a cui siamo giunti 170 anni dopo. In questa newsletter parliamo della sindacalizzazione dei lavoratori di Starbucks in Nordamerica, perché la rapida espansione di questa azienda in Italia e la crescita del personale (quasi 700 addetti entro il 2023) pone la sinistra e il sindacato di fronte a inevitabili riflessioni su come intervenire in un settore al centro dell’offensiva delle imprese – ristorazione e pubblici esercizi – con le immancabili menate sui giovani che non vogliono lavorare (ora ci si è messo pure Claudio Amendola). E traduciamo in italiano la lettera di Reza Shahabi, sindacalista degli autoferrotranvieri di Tehran in carcere, ai sindacalisti che in questi giorni sono a Ginevra per la Conferenza annuale dell’OIL, perché pensiamo che farla circolare, in particolare nel sindacato, sia il “minimo sindacale”, proprio in tutti i sensi, per dimostrare solidarietà a chi da anni combatte contro il regime iraniano, ma viene ignorato, perché per le esigenze degli imperialismi occidentali è preferibile dipingere la lotta del popolo iraniano semplicemente come una lotta delle donne e dei giovani per i diritti democratici.
Newsletter090623: Vigilanza privata, il fallimento della contrattazione
LAVORO&SINDACATO Pochi giorni fa CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale di una delle categorie di lavoratori meno pagate in Italia, i dipendenti delle aziende della vigilanza privata. Un rinnovo che a 11 anni dalla scadenza dell’ultimo contratto prevede aumenti di pochi spiccioli e ripropone il tema dell’inefficacia della contrattazione collettiva nel difendere il potere d’acquisto dei salari dall’inflazione e della necessità di affiancarle uno strumento legislativo come il salario minimo. E rappresenta un colpo inferto a tutti i lavoratori dipendenti italiani. In questa newsletter un articolo di Marco Veruggio chiede di aprire urgentemente un dibattito pubblico sul salario minimo, mettendo in luce le ipocrisie della politica sull’argomento, e una dettagliata analisi di Luca Scacchi, dirigente nazionale della CGIL, si addentra nei contenuti del rinnovo contrattuale della vigilanza e spiega perché la CGIL dovrebbe ritirare la firma.
Newsletter060623: Una lotta internazionale, intervista a un rider Wolt
LAVORO Nei mesi scorsi molti paesi sono stati attraversati dalle mobilitazioni dei lavoratori di Wolt, una delle principali piattaforme di food delivery, che non opera in Italia, ma è molto attiva nel resto del mondo, inclusi paesi asiatici come Georgia e Kazakhstan, dove i lavoraatori sono entrati in sciopero. L’intervista a un rider pakistano che lavora in Grecia chiarisce le ragioni di questa inedita mobilitazione internazionale. SUDAN La tragedia umanitaria scatenata dalla guerra, di cui ci siamo già occupati in altre due newsletter approda anche alle Nazioni Unite, ma, come ci racconta Elena Rusca, organismi sovranazionali e potenze globali non sembrano interessati a metter fine al conflitto quanto a specularvi.
Newsletter300523: Alluvione, per la politica è tutta colpa del clima
POLITICA&AMBIENTE La polarizzazione del dibattito tra sostenitori del climate change e “negazionisti” è il modo più semplice per allontanare il dibattito sull’alluvione in Romagna dalle responsabilità politiche. Il problema, come scrivono i Wu Ming sul loro blog, non è se il tempo è buono o cattivo, ma in che condizioni è stato lasciato il territorio sui cui esso dispiega i suoi effetti. TESLA FILES Handelsblatt, principale quotidiano economico-finanziario tedesco, ha pubblicato un lungo dossier sull’azione di occultamento dei problemi di sicurezza delle auto Tesla da parte dell’azienda di Elon Musk. Il silenzio sui Tesla Files è l’ennesimo esempio di come le inevitabili controindicazioni della transizione energetica vengano nascoste all’opinione pubblica. LETTURE La scorciatoia, il saggio di Nello Cristianini sull’intelligenza artificiale ci porta in un mondo in cui la nostra assicurazione potrebbe decidere quanto farci pagare la polizza auto in base a ciò che postiamo su Facebook.
Newsletter260523: Sindacalizzare il lavoro ultraprecario è possibile?
LAVORO&SINDACATO Un recente articolo pubblicato su Labor Notes affronta un problema cruciale: è possibile sindacalizzare settori di lavoratori non solo precari, ma anche impiegati in posti di lavoro usuranti o in modelli produttivi che prevedono la continua sostituzione di una quota significativa della forza-lavoro? La risposta è interessante: è possibile e l’esperienza mostra che dove il sindacato è presente il turnover si riduce, perché lottare collettivamente per migliorare le condizioni di lavoro è un’alternativa alla fuga. LIBRI Il “lavoro usa e getta” è al centro anche di un bel saggio su Amazon pubblicato di recente: Il magazzino, Lavoro e macchine ad Amazon di Alessandro Delfante. L’autore ha avuto anche la brillante intuizione di andare a spulciare i brevetti depositati da Amazon per capire che piani ha per il futuro dei lavoratori nei suoi magazzini.
Newsletter230523: IRANLEAKS Tehran si sceglie il “nemico migliore”
INTERNAZIONALE Iranleaks potremmo chiamarlo, sull’esempio di altri episodi di diffusione di documenti top secret. Il 7 maggio un gruppo hacker vicino all’opposizione repubblicana iraniana ha violato i siti del Ministero degli Esteri e sottratto 54 terabyte di documenti che ha cominciato a riversare in rete. Ne emergono anche aspetti imbarazzanti per l’Occidente, come la trattativa tra Belgio e Iran per lo scambio di prigionieri politici e una curiosa simpatia per la famiglia dell’ex scià, che sembra accomunare servizi di sicurezza iraniani e ambienti euroatlantici, anche italiani, popolati anche di personaggi bizzarri. CAPITALISMO LIMES ha intervistato Richard D. Wolff, economista marxista americano: un lungo dialogo sulla globalizzazione, il declino americano e l’ascesa cinese. Se uno dei più autorevoli pensatoi della borghesia italiana si rivolge a un marxista è un segnale di crisi?
Newsletter190523: il Gandhi turco che parla come Trump
TURCHIA Nei giorni scorsi i nostri media hanno parlato delle elezioni in Turchia presentando il capo dell’opposizione Kilicdaroglu, un uomo che propone di cacciare i profughi siriani e afgani e di negare loro una casa, come un mite 74enne in lotta per la democrazia. SUDAN Escono ulteriori conferme su quanto avevamo scritto due settimane fa: l’Italia dal 2016 fornisce armi e addestramento a una delle milizie che stanno mettendo a ferro e fuoco il paese (i janjaweed – diavoli a cavallo – noti per le brutalità compiute in Darfur), aiuti ufficialmente concessi per “combattere l’immigrazione clandestina” col beneplacito di Bruxelles. Lo conferma in un video il comandante, che ringrazia. A fare il tifo per lo sfidante di Erdogan e a tacere delle responsabilità italiane in Sudan non sono i partiti “sovranisti” e i loro giornali di area, ma l’intero circuito politico-mediatico dell’imperialismo italiano, nelle sue versioni di centrosinistra e di centrodestra.
Newsletter160523: Emergenza casa, studenti e inquilini in piazza
EMERGENZA ABITATIVA La scorsa settimana in tutta Italia si sono svolte manifestazioni convocate da soggetti diversi, espressione di differenti pezzi di società, ma accomunate dalla richiesta di politiche in grado di garantire il diritto alla casa, eroso dall’inflazione e dalla speculazione di mercato, nonché dal progressivo disimpegno del settore pubblico. È il caso delle tende montate dagli studenti davanti alle principali università italiane – ne parliamo con Luca Scacchi, FLC CGIL – ma anche delle manifestazioni degli inquilini a Genova – abbiamo intervistato il segretario del SUNIA Bruno Manganaro – e a Roma col presidio organizzato da ASIA USB davanti al Campidoglio per sollecitare l’approvazione del Piano Casa, di cui pubblichiamo una breve cronaca, a cui è seguita un’iniziativa anche degli altri sindacati romani.