Newsletter010222: La crisi della democrazia borghese

POLITICA Le contese di palazzo scatenatesi attorno alla scelta del “nuovo” presidente della repubblica, aldilà del loro possibile impatto sull’immediato futuro del governo, evidenziano un problema strutturale: la crisi della democrazia borghese in Italia, tassello di un fenomeno più generale che investe le grandi democrazie occidentali. ECONOMIA Dietro l’ondata inflazionistica che investe materie prime e combustibili c’è la congestione del sistema logistico su cui si innerva l’economia mondiale. Un network cresciuto privilegiando rapidità e redditività in condizioni ordinarie, a scapito della capacità di  reazione a turbolenze fuori dall’ordinario come quella provocata dalla pandemia.Come in un castello di carte basta toglierne una per far collassare l’intera struttura. Ed è proprio ciò che rischia di succedere.

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Newsletter280122: Bonanni, il pensionato d’oro contro il salario minimo

SALARIO Il pensionato d’oro Raffaele Bonanni, ex segretario della CISL, chiede al governo di lasciar perdere il salario minimo. Nel farlo snocciola una clamorosa serie di strafalcioni, sostenendo addirittura che in Germania non esiste la contrattazione nazionale. Gli risponde la campagna Salario Minimo anche in Italia. LAVORO L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro ridimensiona drasticamente le previsioni sulla ripresa occupazionale formulate sei mesi fa. Nel 2022 l’occupazione resterà ancora inferiore del 2% rispetto al 2019. La pandemia potrebbe rendere strutturale il lavoro a tempo determinato. STORIA Diego Giachetti, storico e saggista, recensisce il volume di E. Mandel edito da PuntoCritico “Il significato della Seconda guerra mondiale”.

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Newsletter250122: L’ “impero del dollaro” visto da Pechino

ECONOMIA&GUERRA A vent’anni di distanza da “Guerra senza limiti” esce la traduzione de “L’arco dell’impero” di Qiao Liang, generale dell’aviazione cinese, che ne costituisce l’ideale prosecuzione. Il tema è l’utilizzo della dollarizzazione dell’economia globale e delle “guerre finanziarie” da parte degli Stati Uniti per esercitare un dominio imperiale sul mondo e rafforzare la propria economia. Dalla lettura emergono tracce di un dibattito interno all’élite cinese. Pechino deve sostituire all’egemonia monetaria del dollaro quella dello yen o deve rispondere al controllo dei capitali con la logistica? CINEMA E a proposito di guerre finanziarie Amazon Prime Video ha reso disponibile “Default”, un bel film coreano del 2018 che racconta la crisi economica in Corea del sud nel 1997 e il negoziato col FMI, versione orientale dell’hollywoodiano The Big Short.

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Newsletter210122: per gli esperti di Orlando povero un lavoratore su otto

LAVORO Il Gruppo di lavoro istituito a novembre dal ministero del lavoro per studiare il fenomeno dei working poor, cioè di chi è povero pur lavorando, nei giorni scorsi ha presentato una relazione, di cui pubblichiamo un estratto, in cui indica due possibili soluzioni del problema: salario minimo per legge o estensione erga omnes della validità dei contratti di lavoro siglati dai sindacati maggiormente rappresentativi. Come ha osservato l’ex presidente della consulta giuridica della CGIL, Piergiovanni Alleva, in un suo recente intervento su Il Fatto, in Parlamento giace una proposta di legge che realizzerebbe entrambi e dal punto di vista giuridico rappresenterebbe una rivoluzione. Se fosse approvata, infatti, per un lavoratore contestare l’applicazione di una retribuzione inadeguata significherebbe intraprendere non più una causa in tribunale, con tempi ed esiti imprevedibili, ma una semplice azione amministrativa.

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Newsletter180122: Corsa al Quirinale e politica internazionale

INTERNAZIONALE Una newsletter che affronta il tema del posizionamento geopolitico dell’Italia da due differenti punti di vista: il primo riguarda i fattori internazionali sottesi alla prossima elezione del Presidente della Repubblica, attraverso un’analisi degli indirizzi assunti dalla politica estera italiana nel settennato di Mattarella; il secondo invece riguarda gli interessi dell’ENI in Kazakistan e rievoca le responsabilità dell’azienda di Stato italiana nella violenta repressione degli scioperi del settore petrolifero 10 anni fa nella regione del Mangystau.

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Newsletter140122: Scuola&Covid, scioperi in Francia e negli USA

SCUOLA&COVID Dallo sciopero degli insegnanti francesi alle iniziative sindacali negli USA ci arriva una lezione: invece di perdersi in discussioni astratte e moralistiche sui pro e i contro dell’apertura delle scuole è possibile discutere di come coniugare lezioni in presenza e sicurezza per il personale scolastico e gli studenti, ad esempio chiedendo mascherine FFP2 gratuite per lavoratori e studenti, tamponi settimanali, sanificazione e aerazione delle aule e un aiuto ai genitori degli studenti che lavorano. Ma i sindacati della scuola traccheggiano e il risultato è che l’adesione all’ultimo sciopero, indetto da sette sigle, è stata bassa come non mai.

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Newsletter110121: Risiko kazako

GEOPOLITICA Se il 2021 si è chiuso con una nuova crisi in Ucraina, il 2022 si apre con la rivolta in Kazakistan, dove la situazione appare ancor più intricata, tra rivolta sociale, scontro nell’establishment nazionale e mire occidentali, russe, cinesi e turche. E a complicare il quadro gli effetti potenzialmente dirompenti della crisi non solo sul mercato dell’energia, già in forte tensione, ma anche sul sistema delle criptovalute, a cui il paese asiatico fornisce circa un quinto dell’attività di mining. In questa prima newsletter dell’anno i pareri di alcuni analisti e la traduzione di un’intervista ad Ainur Kurmanov, dirigente politico e sindacale, 10 anni fa protagonista dell’ondata degli scioperi negli impianti petroliferi di Zhanaozen e oggi in esilio.

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Newsletter171221: Ucraina, la strategia di Putin tra bluff e “guerra ibrida”

CRISI UCRAINA Due rapporti dell’americano Institute for the Study of War confermano quanto  già detto da autorevoli esperti militari: la mobilitazione di quasi 200.000 soldati russi sui confini ucraini sarebbe un modo per mettere pressione sul governo ucraino e sulla NATO più che l’avvisaglia di una vera e propria invasione. Ciò tuttavia non esclude che Putin sia disposto a realizzare alcune incursioni in territorio ucraino e dunque a un uso limitato della forza concentrato su singole posizioni per disporre di maggior potere contrattuale al tavolo già avviato per una soluzione diplomatica della crisi. 

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Newsletter141221: Italia prima in Europa per i tagli al costo del lavoro

ECONOMIA&LAVORO I dati sul costo del lavoro pubblicati il 9 dicembre dall’ISTAT tedesca mostrano che l’Italia è il paese europeo che durante la pandemia ha ridotto di più il costo del lavoro (-8,2%), nonostante il dato fosse già largamente inferiore rispetto alle altre grandi economie europee. Una nota della campagna “Salario Minimo anche in Italia” commenta questi dati osservando che lo schiaffo inflitto dal governo Draghi al sindacato per quest’ultimo potrebbe essere l’occasione di cominciare a guardare al salario minimo come un’opportunità invece che come una minaccia. CAPITALISMO La multa da oltre un miliardo inflitta dall’Agcom italiana ad Amazon non riflette un sussulto di coscienza sociale, ma rientra nella ormai trentennale guerra della piccola media impresa italiana contro la “invasione delle multinazionali”. Il campo di battaglia italiano – scrive il direttore del Domani Stefano Feltri – sarà cruciale nella guerra per il futuro del capitalismo occidentale”.

 

Newsletter101221: USA Un’inchiesta internazionale sulla pandemia

SINISTRA&PANDEMIA Una piccola organizzazione marxista americana nei giorni scorsi ha pubblicato un manifesto in cui lancia un lavoro di inchiesta e documentazione internazionale sulla pandemia e invita chi fosse interessato a parteciparvi. È un testo che aldilà di alcuni cliché presenta almeno tre caratteristiche che lo rendono una lettura interessante: affronta il tema della pandemia in una prospettiva internazionale; assume il punto di vista di chi ne ha subito in modo più drastico l’impatto sociale, lavoratori e studenti, e, infine, fa una proposta di intervento concreta, circoscritta e praticabile. Con tutti i suoi limiti è decisamente più di quanto abbiamo visto fare in quasi due anni alla sinistra italiana.

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