Newsletter071221: Geopolitica della transizione energetica

GEOPOLITICA&AMBIENTE Un lungo articolo su Foreign Affairs affronta uno dei tanti aspetti trascurati della transizione energetica: le sue conseguenze geopolitiche. L’abbandono dei combustibili fossili muterà i rapporti di forza spostando gli equilibri dagli attuali produttori di gas e di petrolio ai detentori di minerali strategici come litio e cobalto, ma questo processo non sarà lineare e potrebbe prevedere temporanei fenomeni in controtendenza. LAVORO Dopo Alitalia un altro episodi in cui un’azienda pubblica aggira le regole che lo Stato dovrebbe preservare. In questo caso si tratta delle regole nuove di zecca che il ministro Orlando sta introducendo nel campo dello smart working, ma che a Sogei, l’azienda dell’informatica di Stato, non piacciono.

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Newsletter031221: Trattato del Quirinale, Berlino preoccupata

EUROPA Gli italiani qualche giorno fa si sono svegliati apprendendo che il loro paese aveva concluso un trattato di collaborazione con la Francia che prevede addirittura la partecipazione di ministri italiani al consiglio dei ministri francese e viceversa. Che cos’è il Trattato del Quirinale, cosa pensano di ricavarne i due contraenti e qual è l’atteggiamento del terzo escluso, la Germania? SINDACATO Dopo dieci giorni di sciopero a oltranza, segnato dalla violenta repressione del governo di sinistra contro i lavoratori e il sindacato, i metalmeccanici di Cadice, in Spagna, sotterrano l’ascia di guerra, ma attorno all’accordo siglato da CC.OO. e UGT divampano le polemiche. (immagine Governo.it, licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

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Newsletter301121: Licenziata da Amazon, intervista a Magda Malinowska

LAVORO Magda Malinowska, delegata sindacale di Inicjatywa Pracownicza, primo sindacato nei magazzini polacchi di Amazon, licenziata il 9 novembre per il ruolo svolto in occasione di un incidente mortale avvenuto due mesi prima nell’hub di Poznań, ci parla dell’episodio, delle condizioni in cui operano i lavoratori Amazon nel suo paese, della campagna internazionale Make Amazon Pay e della necessità di unire i lavoratori del colosso americano in tutto il mondo per far pesare la loro forza. LIBRI Sta per uscire il primo libro edito da PuntoCritico, “Il significato della Seconda guerra mondiale” di Ernest Mandel. Nella newsletter la prima parte dell’Introduzione al volume, scritta da P. Acquilino.

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Newsletter2622121: Verti, l’assicurazione sempre avanti, anche con gli esuberi

LAVORO 325 esuberi sui 600 dipendenti di Verti, la compagnia assicurativa di Cologno Monzese di proprietà del gruppo spagnolo Mapfre. Una decisione annunciata il 12 novembre e che per Paolo Plona, lavoratore e delegato sindacale della CGIL, più che al covid va imputato alla spietata concorrenza tra le assicurazioni dirette. SOCIETÀ A pochi giorni dal debutto della quinta serie di Gomorra una voce proveniente da Scampia, quella di Davide Cerullo, ci spiega perché la narrazione di Saviano è vecchia, inutile, forse anche più votata a lasciare le cose come stanno che a cambiarle. SEGNALAZIONI Nelle elezioni presidenziali in Cile, sconfitti i partiti tradizionali, vanno al ballottaggio i candidati della destra populista e della sinistra radicale. Le ragioni della polarizzazione in un interessante articolo su Valigia Blu.

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Newsletter231121: 10 anni dopo la “Primavera” egiziana

INTERNAZIONALE A 10 anni esatti di distanza dalle elezioni che segnarono l’affermazione della Fratellanza Musulmana e il progressivo affossamento della “Primavera” egiziana due ricercatori pubblicano una lunga analisi che ci racconta la storia inedita del ruolo del movimento sindacale nella caduta del regime di Hosni Mubarak e in qualche misura ne spiega anche, almeno in parte, il fallimento. A proposito dell’Egitto si parla spesso della questione democratica, in questi ultimi anni particolarmente a proposito dei casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. Invece si tralascia abbondantemente la questione sociale e gli stretti legami che intercorrono tra i due livelli, dimenticando che il movimento del 2011 fallì proprio perché si pensò che fosse possibile avere più democrazia mantenendo inalterata la politica economica e sociale del vecchio regime.

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Newsletter191121: La crisi dei profughi e il dilemma tedesco

IMMIGRAZIONE Sembrano lontani i tempi in cui l’Europa si commuoveva per i profughi afghani. Oggi, con migliaia di rifugiati, anche afghani, stretti tra soldati bielorussi e polacchi ai confini dell’UE, il cinico gioco dello scaricabarile è ripreso come nulla fosse. In Germania la destra chiede “rigore”, mentre verdi e socialdemocratici vorrebbero che la Merkel risolvesse loro il problema per evitare di doversene occupare loro. LAVORO L’ennesima commedia burocratica dell’assurdo: i 20 operatori dell’Istituto Statale Sordi di Roma, unica struttura pubblica che si occupa di sordità a 360 gradi,assunti ogni anno per 11 mesi con contratto di collaborazione, sono senza contributi dal 2019, senza stipendio da sei mesi, in un edificio fatiscente e senza riscaldamento (per morosità) perché… in 20 anni il governo italiano non è riuscito ad approvare un regolamento di riordino dell’ente.

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Newsletter161121: Smartphone e lotta di classe, uno studio da Berlino

SINDACATO&TECNOLOGIA Dopo le Primavere Arabe si è parlato a più riprese del ruolo giocato dalle nuove tecnologie nelle mobilitazioni sociali. Una recente pubblicazione di due ricercatori del Weizenbaum Institut di Berlino affronta lo speciale capitolo dell’utilizzo dei media digitali nell’organizzazione dei lavoratori nei luoghi di lavoro, traendo spunto da alcune vertenze sindacali svoltesi negli ultimi 15 anni in aziende come Enercon, Uber, British Airways, Ryanair, Walmart e dal lavoro teorico di Jane McAlevey, organizzatrice dell’AFL-CIO e saggista. Quest’ampia panoramica ci consente di comprendere i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie, ma allo stesso tempo ci mette in guardia dall’illusione che la militanza online possa sostituire il duro lavoro quotidiano “in presenza” nei posti di lavoro.

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Newsletter121121: Auto elettrica, ma non col litio europeo

AMBIENTE Mentre alcuni ambientalisti chiedono ai capi di Stato riuniti a Glasgow di accelerare sulla transizione energetica, altri ambientalisti in Germania, Spagna, Serbia e Portogallo contestano lo sfruttamento dei giacimenti del litio necessario per produrre le batterie necessarie a realizzarla. È la contraddizione di un ambientalismo secondo cui per salvare il pianeta basta cambiare il modo in cui produciamo l’energia, senza mettere in discussione l’economia di mercato. SINDACATO L’ondata di attivismo sindacale che attraversa gli USA colpisce anche Starbucks: da mercoledì per un mese i lavoratori di tre caffè di Buffalo votano  per il riconoscimento del sindacato.

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Newsletter091121: La prossima pandemia? Potrebbe essere informatica

POLITICA&TECNOLOGIA Un anno e mezzo fa siamo rimasti scioccati dall’inatteso arrivo di un virus proveniente dalla Cina che in pochi mesi è riuscito a cambiare le nostre vite come mai avremmo immaginato. Eppure non si è trattato di un avvenimento imprevedibile: i documenti ufficiali e gli studi dei ricercatori erano colmi di avvertimenti, che facevano capolino anche sulla stampa, pur senza mai vedersi riconoscere la dignità della prima pagina. Alcuni fatti avvenuti in Italia e nel mondo in questi ultimi mesi suonano come un monito che anche questa volta ampiamente sottovalutato. Si tratta del potenziale arrivo, forse anche in questo caso da Oriente, di un altro genere di virus, i virus informatici, che avranno effetti materiali altrettanto pesanti sulle nostre vite se si investe sulla sicurezza informatica come si è “investito” sulla sanità pubblica. I rischi connessi a questo tema e i ritardi accumulati dall’Occidente emergono persino nel dibattito negli apparati di sicurezza americani sugli “attacchi informatici con effetti materiali”. Un tema che potrebbe diventare da prima pagina nei prossimi anni.

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Newsletter051121: La strada di Draghi non è più in discesa come prima

POLITICA A otto mesi dal suo insediamento a Palazzo Chigi non possiamo dire che la luna di miele tra Draghi e gli italiani accenni a finire, ma le nubi all’orizzonte si accumulano. Ad accrescere le asperità del suo cammino contribuisce una congiuntura economica che, almeno nelle economie avanzate, vede comparire alcune potenziali opportunità per i lavoratori. Peccato che i sindacati non sembrino rendersene conto. LAVORO L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro conferma questa dinamica: se l’impatto del covid sull’occupazione risulta complessivamente peggiore del previsto, in alcuni paesi ad alto reddito cresce il numero di posizioni lavorative vacanti, segno che un numero crescente di disoccupati rifiuta i posti con condizioni di lavoro peggiori e salari inferiori.

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