POLITICA Un primo bilancio del governo Lula 3 fa emergere la continuità coi due precedenti mandati: sussidi ai poveri e investimenti coniugati con agevolazioni fiscali alle imprese e rigore di bilancio, in un patto con la destra e i poteri forti della società brasiliana, a cui non fanno eccezione neanche i militari complici nell’assalto ai palazzi del governo l’8 gennaio 2023. Oggi però l’economia cresce molto meno che negli anni dei primi governi Lula. SINDACATO Nella traduzione di Gianni Alioti da Labor Notes la storica vittoria dell’UAW nello stabilimento Volkswagen di Chattanooga, Tennessee, l’unico non ancora sindacalizzato negli USA.
Newsletter230424: Scienziati e imperialismo, un vecchio attualissimo tema…
POLITICA&SCIENZA L’università è attraversata dalle manifestazioni di studenti che chiedono di interrompere la collaborazione con le università israeliane. Prima ci eravamo imbattuti in scienziati come il fisico Carlo Rovelli, che hanno criticato l’atteggiamento dei governi italiani sull’Ucraina. Il tema del rapporto tra scienza, scienziati e imperialismo, come già in passato, potrebbe assumere un peso rilevante. Le vicende di Norbert Wiener, padre della cibernetica, critico del militarismo americano in piena Guerra Fredda, bersaglio del maccartismo e interlocutore del sindacato sui potenziali effetti sociali dell’automazione, possono essere d’ispirazione. LETTURE Un nuovo libro di Nello Cristianini sull’IA, Machina sapiens, si concentra sui modelli di linguaggio come Chat GPT e ci spiega perché gli “agenti intelligenti” possono sorprenderci.
Newsletter190424: Foreign Affairs conferma la “quasi pace” del marzo 2022
POLITICA In un articolo pubblicato martedì Foreign Affairs analizza i documenti della trattativa tra Ucraina e Russia nel marzo 2022 e conferma, pur con mille cautele, che il quadro per un accordo di pace tra le parti era pronto e che “non ha riscosso l’interesse della NATO”. Una clamorosa smentita della tesi secondo cui non c’era alternativa a continuare la guerra perché la Russia ha sempre rifiutato il negoziato. Ecco cosa dice Foreign Affairs. LOTTE La vertenza Tesla in Svezia prosegue: il sindacato conferma che sta ancora scioperando, sale la pressione dei fondi pensione scandinavi affinché si trovi una soluzione, mentre Musk annuncia 14.000 esuberi e liscia il pelo alla destra in vista di una sua ascesa negli USA e nel mondo.
Newsletter160424: La sinistra russa tra utili idioti, intellettuali e influencer
POLITICA A proposito delle recenti elezioni in Russia la stampa si è concentrata sullo scontro tra le due ali del neoliberalismo russo: quella filo-occidentale e quella di Putin. Ma in Russia esistono anche una “sinistra”, che fa l’utile idiota del regime putiniano (primo tra tutti il Partito comunista di Zyuganov) e una sinistra che invece prova a sfruttare i pochi spazi a disposizione, spesso solo virtuali, per resistere. Su Lefteast un’ampia panoramica della situazione pubblicata nell’immediata vigilia del voto. SINDACATO Un documento dell’FLC CGIL presentato la scorsa settimana analizza la rapida crescita delle università telematiche, sull’onda delle liberalizzazioni e, di recente, della pandemia, denunciandone i rischi latenti.
Newsletter120424: Balcani, la bomba in cortile
GEOPOLITICA Sui confini orientali dell’Italia si trova una regione che nella storia d’Europa è stata un perenne focolaio di instabilità e di guerre: i Balcani. Eppure i media e la politica italiani continuano a ignorare ciò che avviene dall’altra parte dell’Adriatico o a parlarne in modo elusivo, abitudine di cui la rimozione dei bombardamenti italiani sulla ex Jugoslavia (“la guerra in Ucraina è la prima in Europa dal ‘45”…) è l’esempio più clamoroso. Una bomba nel cortile di casa che la guerra in Ucraina rischia di far deflagrare da un momento all’altro e di cui nessuno parla. Perché? Perché parlarne significherebbe scoprire le manovre e gli affari dell’imperialismo italiano nella regione, di cui rischiamo di pagare i costi. LETTURE A proposito di rimozioni storiche, una graphic novel di Emanuele Giacopetti rompe l’omertà di Stato su uno degli episodi più infami del colonialismo italiano: il massacro di Addis Abeba.
Newsletter090424: Intelligenza artificiale: opportunità, minaccia o…?
TECNOLOGIA L’intelligenza artificiale è diventato uno dei temi più gettonati e come sempre la discussione oscilla tra un entusiasmo e una demonizzazione altrettanto infondati. Come ci spiega Caterina Maggi nel suo excursus sull’argomento, il problema, come sempre, non è la tecnologia, che è un semplice strumento, ma chi la usa. POLITICA Il recente attentato a Mosca ha aperto una diatriba sui responsabili: i servizi segreti ucraini e NATO o l’ISIS? Un articolo di maggio 2023 del Middle East Media Research Institute ci dimostra che le due ipotesi non sono incompatibili e che tra i jihadisti in Ucraina alcuni si sono schierati con Kiev, altri con Mosca, altri ancora, almeno un anno fa, si dicevano neutrali.
Newsletter050424: Tusk: “Prepariamoci alla guerra. I migranti? Un’arma ibrida”
POLITICA&GUERRA Una citatissima intervista di Donald Tusk, premier polacco ed esponente di quella destra liberale ed europeista che in Polonia ha sconfitto il PiS, alleato di FdI in Europa, e che tanto piace ai progressisti italiani. Dice che dobbiamo prepararci alla guerra producendo più armi, che bisogna essere solidali con l’Ucraina purché ciò non danneggi le imprese polacche, che Giorgia Meloni in politica estera è bravissima e che i migranti sono un’arma scagliata contro l’UE. ECONOMIA&GUERRA Un lungo articolo di Gianni Alioti su Sbilanciamoci sull’Europa che piace a Tusk: un’Europa sempre più militarizzata. LETTURE È uscito il secondo volume di PuntoCritico “da New York a Passo Corese. Conflitto di classe e sindacato in Amazon, di Charmaine Chua-Spencer Cox e Marco Veruggio, introduzione di Sergio Bologna e infografiche di Emanuele Giacopetti.
Newsletter260324: La guerra nel giardino di casa (e di scuola)
POLITICA Ancora sulla questione militare alcune riflessioni di Piero Acquilino approfondiscono l’articolo pubblicato sull’ultima newsletter, chiarendone alcuni aspetti, ad esempio il ruolo delle forze armate in un paese come l’Italia, anche in tempo di pace, attraverso la loro capacità di condizionare alcuni aspetti fondamentali della vita civile – politica, economia, educazione. LETTURE Su quest’ultimo aspetto due volumi, “Educati alla guerra” di Gianluca Gabrielli e “La scuola va alla guerra” di Antonio Mazzeo, ci aiutano a inquadrare il fenomeno anche in termini storici e a cogliere alcune significative analogie tra passato e presente.
Newsletter220324: Sinistra e questione militare, una proposta di discussione
POLITICA&GUERRA In questa newsletter una lunga riflessione sul rapporto tra politica e guerra e tra questione sociale e relazioni internazionali. Discutere la “questione militare”, un tempo al centro della riflessione strategica della sinistra, a partire dalla lettura di Clausewitz e dei grandi strateghi borghesi, e in seguito dimenticata, non è roba da oziosi accademici, ma la premessa necessaria a comprendere come funziona la macchina della guerra imperialista e come fermarla. Un tema su cui proviamo ad avviare una discussione, sollecitando altri contributi. L’alternativa è affidarsi alla vuota invocazione della pace e della diplomazia, alle corti penali e ai buoni sentimenti, persino alla retorica della “guerra giusta” come via per la Pace. Cioè rassegnarsi alla guerra.
Nerwsletter190324: USA Gaza scuote sindacato e politica
POLITICA La carneficina in atto a Gaza scuote il sindacato americano e l’elettorato democratico. Un appello dell’UAW per il cessate il fuoco raccoglie ampie adesioni nel movimento sindacale, ma è in flagrante contraddizione con l’endorsement elettorale a Biden annunciato a gennaio. Gaza potrebbe avere un impatto inaspettato sulle presidenziali. DESTRE L’India è davvero la “democrazia più grande del mondo”, come ci si ostina a definirla in Italia? Il BJP, il più grande partito politico del mondo nel paese più grande del mondo, è il braccio politico di un gruppo paramilitare nazionalista che alla sua nascita prese ad esempio il fascismo italiano e oggi esporta la sua cultura reazionaria nei paesi meta dell’emigrazione indiana. Ma in Italia anche per i più acerrimi critici del “governo postfascista” della Meloni quello indiano sembra essere un “nazionalismo accettabile”.