IMMIGRAZIONE Di recente abbiamo parlato dello scontro tra il governatore repubblicano del Texas e Biden sul trattamento riservato a chi attraversa il confine meridionale degli USA. Biden ne esce come esponente dell’America dal volto umano, ma una ricerca della Harvard University rivela che sotto la sua presidenza la detenzione in isolamento di migliaia di migranti, inclusi disabili e malati psichiatrici, in flagrante violazione delle regole ONU contro la tortura, è aumentata. LAVORO Due sentenze della magistratura spagnola condannano Amazon ad assumere 3.700 driver inquadrati come lavoratori autonomi, che usano il proprio mezzo e ricevono direttive tramite una app. Nel frattempo a Bruxelles naufraga la possibilità di definire criteri comuni tra i paesi membri per far scattare la presunzione di subordinazione e tutelare i lavoratori delle piattaforme come i driver spagnoli di Amazon su tutto il territorio dell’Unione.
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Newsletter230124: “Non usate il nostro lavoro contro i diritti umani”
LAVORO&GUERRA Un ingegnere del software di Amazon ci parla della campagna No Tech for Apartheid, lanciata tre anni fa da oltre mille dipendenti di Amazon e Google, contro la fornitura di tecnologia prodotta da loro a Israele per la vigilanza e l’occupazione dei territori palestinesi, dell’impatto dell’IA sulle guerre del futuro, del peso del business militare sugli affari e la filosofia della Silicon Valley e del nesso tra condizioni di lavoro e libertà di criticare scelte aziendali come vendere tecnologie a chi le adopera per violare i diritti umani. Mentre a Gaza, come rivela un rapporto congiunto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dell’Ufficio centrale di statistica palestinese, finora le bombe israeliane, oltre alle case e alle persone, hanno spazzato via anche due terzi dei posti di lavoro nella Striscia.
Newsletter171023: Arabia Saudita, schiavi di Amazon
LAVORO Amnesty International e l’International Consortium of Investigative Journalism hanno intervistato decine di lavoratori nepalesi impiegati nei magazzini Amazon in Arabia Saudita e hanno scoperto che per reclutare i suoi magazzinieri il colosso americano ricorre anche ad agenzie per la fornitura di manodopera coinvolte nel traffico di esseri umani. Agenzie che, inoltre, sfruttano il barbaro sistema locale del “kefala”, che regola i rapporti di lavoro facendo dei lavoratori dei veri e propri schiavi, per abbattere i costi. AMBIENTE Persino le Nazioni Unite si sono accorte dei rischi della transizione energetica. Recentemente il relatore speciale sul tema sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, ha chiesto agli Stati di considerare l’impatto delle nuove tecnologie su ambiente e diritti e criticato le narrazioni ottimistiche e fuorvianti alimentate dalle aziende energetiche.
Newsletter260923: oligarchi sotto attacco, la guerra dei capitali nascosti
GUERRA&FINANZA A volte seguire i flussi di danaro e le loro peripezie lungo le filiere del risparmio e degli investimenti internazionali può essere un modo per tentare di decifrare gli arcani della geopolitica. È o, meglio, potrebbe essere il caso delle inchieste dell’Agenzia delle Entrate americana sui patrimoni degli oligarchi russi custoditi al riparo dalle sanzioni in alcuni fondi fiduciari americani (ma succede anche in Europa) e, soprattutto, dell’arresto di Igor Kolomoiski, l’oligarca che ha sostenuto l’ascesa del presidente ucraino Zelenski prima come attore e poi come politico. Avvenimenti arrivati nelle scorse settimane, proprio quando il fallimento della “controffensiva” di Kiev e il crescente fastidio degli alleati per le assillanti richieste dello stesso Zelenski sono sempre più evidenti. PUNTOCRITICO Una giornata al SA Newroz di Pisa dedicata al lavoro in Amazon: il nostro resoconto. LOTTE Diverse fonti affermano che lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, iniziato a maggio, potrebbe essere vicino alla fine e ciò riaprirebbe la trattativa degli attori, che invece scioperano da luglio. Il tema dell’intelligenza artificiale resta il più controverso.
Newsletter280723: Alain Elkann e l’estinzione dei dinosauri
CAPITALISMO In questa ultima newsletter prima della pausa estiva una riflessione sull’intemerata di Alain Elkann sui “giovani lanzichenecchi”, le sue citazioni (errate) di Proust e il declino del capitalismo familiare italiano. LAVORO E una cronaca dello sciopero di un piccolo magazzino Amazon a Pontiac nel Michigan, durante la Prime Week, che ha fatto registrare un’inedita partecipazione e costretto l’azienda a dare numeri farlocchi per negare l’efficacia dell’azione.
Newsletter230623: Michael Roberts, torna il fantasma del debito
ECONOMIA Un post pubblicato nei giorni scorsi da Michael Roberts sul suo blog evidenzia il preoccupante ritorno del debito al centro della scena. Il debito estero di alcuni paesi emergenti o in via di sviluppo, in larga misura detenuto dai paesi del cosiddetto Club di Parigi, secondo l’economista è un problema su cui bisogna intervenire rapidamente se vogliamo evitare che la miseria dilaghi nel mondo con conseguenze disastrose sul piano sociale. LETTURE “La fabbrica del soggetto”, una raccolta di conversazioni e di riflessioni a cura di Stefano Rota, riassume l’evoluzione del capitalismo italiano, dalla vecchia officina semiartigianale fino alla gestione manageriale e algoritmica, e della sua classe operaia, dall’operaio di mestiere, all’operaio massa fino ai driver e ai magazzinieri di Amazon.
Newsletter200623: Berlusconi, l’uomo che rovinò l’Italia?
POLITICA Passato qualche giorno dalla scomparsa di Berlusconi e scemata un po’ l’ondata di mielosi (e pelosi) attestati di cordoglio da parte di amici, nemici e beneficati di ogni risma proviamo a ragionare sul berlusconismo come veicolo scelto dalle classi dominanti per traghettare il capitalismo italiano nella fase post Guerra Fredda preservando i propri interessi materiali in quel delicato trapasso. LAVORO Un lungo reportage di Internazionale sull’impatto sociale dell’insediamento di Amazon nel Polesine e su un recente rapporto dell’IRES CGIL e dell’Università di Padova cita MappiAmazon, lo studio di PuntoCritico sulla rete di distribuzione del colosso di Seattle in Italia.
Newsletter260523: Sindacalizzare il lavoro ultraprecario è possibile?
LAVORO&SINDACATO Un recente articolo pubblicato su Labor Notes affronta un problema cruciale: è possibile sindacalizzare settori di lavoratori non solo precari, ma anche impiegati in posti di lavoro usuranti o in modelli produttivi che prevedono la continua sostituzione di una quota significativa della forza-lavoro? La risposta è interessante: è possibile e l’esperienza mostra che dove il sindacato è presente il turnover si riduce, perché lottare collettivamente per migliorare le condizioni di lavoro è un’alternativa alla fuga. LIBRI Il “lavoro usa e getta” è al centro anche di un bel saggio su Amazon pubblicato di recente: Il magazzino, Lavoro e macchine ad Amazon di Alessandro Delfante. L’autore ha avuto anche la brillante intuizione di andare a spulciare i brevetti depositati da Amazon per capire che piani ha per il futuro dei lavoratori nei suoi magazzini.
Newsletter310323: Auto elettrica, rimedio al climate change o business?
CAPITALISMO&CLIMA L’auto elettrica e, più in generale, l’elettrificazione dei trasporti saranno una delle ricette risolutive della comunità internazionale per fronteggiare i mutamenti climatici e l’esigenza di uno sviluppo sostenibile. Almeno così dicono tutti o quasi. Un articolo di Elena Rusca ci spiega perché non è tutt’oro quel che luccica. E per approfondire un documentario di ARTE.tv: “Cobalto – Il lato oscuro delle auto elettriche”. POLITICA&SOCIETÀ Uno studio pubblicato nei giorni scorsi conferma che il fenomeno dell’astensione elettorale ha evidenti radici sociali e che lo zoccolo duro dell’elettorato di centrodestra e di centrosinistra si concentra nella parte più ricca del paese. LAVORO Negli USA Amazon annuncia altri 9.000 licenziamenti. In totale siamo a 27.000, quasi il 10% della forza-lavoro americana e si tratta di un fenomeno più generale che, come abbiamo visto nei mesi scorsi, colpisce l’intero settore tech.
Newsletter070323: Licenziamenti high-tech, Car2go taglia uno su tre
LICENZIAMENTI HIGH-TECH Share Now, multinazionale tedesca del car sharing di proprietà del gruppo Stellantis, quasi 500 dipendenti, lo scorso autunno ha annunciato una ristrutturazione lacrime e sangue, che in Italia comporterebbe il licenziamento di 10 dipendenti su 31 della filiale Car2go. In Germania, dove si trova il grosso dei lavoratori, la IG Metall è riuscita a portare la percentuale di esuberi dal 36% al 13%. Qui la partita è tutta aperta. Ne parliamo con Emanuele Avalle, delegato UILTuCS. In generale le web companies sono investite da una valanga di licenziamenti. Simone Robutti, uno dei fondatori di Tech Workers Coalition, ha redatto un breve prontuario su come comportarsi in questi casi, rivolto a chi lavora in aziende come Car2Go, tradizionalmente poco sindacalizzate. Nel frattempo in Francia, mentre i lavoratori gremivano le piazze per protestare contro la sua riforma delle pensioni, Macron insigniva della Legione d’onore Jeff Bezos, fondatore di Amazon, un’azienda che negli USA continua a rendersi protagonista di ritorsioni contro i lavoratori che si organizzando sindacalmente. Quello di Sara Fee è solo l’ultimo caso.