Newsletter140521: Francia-Spagna, militari a gamba tesa

POLITICA Mentre qualcuno in Italia si preoccupa per il cappello da alpino del generale Figliuolo in Francia e Spagna al nostro gruppi di ex alti ufficiali dell’esercito, ma anche qualcuno in servizio attivo, scendono in campo chiedendo ai propri vertici politici tolleranza zero contro i nemici della nazione ed evocando scenari da guerra civile e milioni di fucilazioni. La crisi di sistema nutre pericolose idee di fughe in avanti autoritarie. LAVORO Parliamo ancora di Amazon, ma invece di occuparci dei dipendenti del colosso americano, stavolta il tema della nostra inchiesta è chi in Amazon ci ha lavorato per pochi mesi alle dipendenze di un’agenzia di lavoro interinale, col miraggio di aver trovato il lavoro della sua vita e si è ritrovato senza lavoro dopo 2-3 mesi, senza neanche capire il perché. Sono tanti, migliaia, la maggioranza, si sentono presi in giro, e ora qualcuno ha cominciato a organizzarsi e a protestare, anche chiedendo alla politica di intervenire.

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Newsletter110521: Dagli USA una strategia per i lavoratori di Amazon

LAVORO Un lungo colloquio con Charmaine Chua, studiosa di logistica, ma anche collaboratrice di Amazonians United, rete di lavoratori-attivisti nata due anni fa negli USA, ci spiega come è possibile organizzare i lavoratori attorno ad alcune elementari rivendicazioni sindacali anche se nei magazzini Amazon finora non esiste un sindacato ufficialmente riconosciuto e affronta il problema della strategia. Se Amazon utilizza la sua tentacolare rete logistica per rendere gli scioperi inefficaci, allora è necessario sfruttare i punti deboli, le “strozzature” della rete stessa, per impedirglielo. Una riflessione che ci pare di grande attualità anche in Italia. SALARIO MINIMO Nel discorso del Primo Maggio il segretario della CGIL Landini ha riproposto la formula per cui il salario minimo non basta. Vero. Ma sembra un modo un po’ da sindacalisti per dire che la CGIL è contraria senza riconoscerlo apertamente.

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Newsletter270421: Amazoniani di tutto il mondo, unitevi!

LAVORO&SINDACATO Dagli USA arriva un’altra riflessione sulla sconfitta del sindacato nello stabilimento Amazon di Bessemer, in Alabama: alle catene globali di fornitura e ai colossi come il gruppo di Bezos si risponde con catene globali di lavoratori che si battono per difendere i propri diritti e sono solidali tra loro. CAPITALISMO&VACCINI L’India sta diventando l‘epicentro della pandemia mondiale. I forni crematori sono sovraccarichi, mentre negli ospedali mancano ossigeno e posti letto. Ma il paradosso più lampante è che il maggior produttore di vaccini al mondo è uno di quelli che ha vaccinato meno e che è costretto a battersi per la sospensione dei brevetti, scontrandosi contro gli Stati occidentali e le lobby del farmaco, compresa l’italiana Farmindustria.

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Newletter130421: Amazon, negli USA sindacato sconfitto. Perché?

LAVORO&SINDACATO Nelle scorse settimane anche la stampa italiana ha dato un certo risalto alle elezioni nello stabilimento Amazon di Bessemer, “occasione storica” di vedere per la prima volta un magazzino del colosso dell’e-commerce sindacalizzato. Le cose non sono andate così e a poche settimane dallo sciopero di tutti i depositi Amazon in Italia è interessante seguire il dibattito sulle scelte tattiche e strategiche che hanno determinato la sconfitta che si sta sviluppando negli USA. Le sconfitte sono sempre un fatto doloroso ma anche un’occasione di imparare dalle esperienze e anche dagli errori altrui. Per questo abbiamo scelto una voce che invece di concentrarsi sulla lettura autoconsolatoria della sconfitta provocata dalle “scorrettezze” di Amazon, pur innegabili, ha preferito concentrarsi sugli errori di chi ha organizzato la campagna elettorale del sindacato.

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Newsletter230321: Lavoro e conflitto sindacale in Amazon

Ieri per la prima volta i lavoratori dell’intera filiera di Amazon – dipendenti di Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport e dei corrieri che effettuano le consegne per conto del gruppo americano –  hanno scioperato e questa, aldilà dei controversi risultati dello sciopero, è già di per sé una notizia. Hanno scioperato per chiedere l’apertura di una trattativa su temi dirimenti come orari e ritmi di lavoro, ma la vera posta in gioco per i lavoratori è la possibilità di organizzarsi sindacalmente sul posto di lavoro. PuntoCritico è da sempre particolarmente attento agli sviluppi del conflitto sindacale in quest’azienda, in Italia e nel mondo. Abbiamo intervistato lavoratori e attivisti sindacali italiani e stranieri, tradotto articoli di cronaca sindacale e analisi sulla logistica e il lavoro digitalizzato. Lo abbiamo fatto perché pensiamo che qui si trovi una delle nuove frontiere del lavoro e del conflitto di classe nel mondo. In questa newsletter pubblichiamo tre lavori che documentano aspetti differenti del lavoro in Amazon: il conflitto sindacale in Germania e in Italia; una mappa di Amazon in Italia e il fenomeno del lavoro nomade.

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Newsletter150520: Amazon, sfruttamento due punto zero

LAVORO Da New York a Passo Corese per Amazon il coronavirus rappresenta un ghiotto business. Da quando il COVID-19 ha colpito il mondo Jeff Bezos e la sua ex moglie hanno visto aumentare la propria ricchezza di azionisti di quasi 32 miliardi, il 60% dei fondi annunciati mercoledì da Conte per aiutare le famiglie e i comuni italiani. Una valanga di dollari prodotta dal lavoro di quasi un milione di dipendenti nel mondo, anche rischiando la vita. Chris Smalls, lavoratore del centro di smistamento di Staten Island a New York, licenziato da Amazon a fine marzo dopo aver organizzato uno sciopero e chiesto misure di prevenzione e trasparenza sul numero dei dipendenti ammalati, ci racconta che per lavorare in Amazon ‘devi essere preparato mentalmente e fisicamente, sennò non duri’ e spiega perché oggi si batte per organizzare i suoi colleghi. Mentre Massimo Pedretti, della FILT CGIL del Lazio, ci racconta come il sindacato è riuscito a entrare nell’hub di Passo Corese, vicino a Roma, uno dei più grandi in Italia e a ottenere da Amazon di modificare l’organizzazione del lavoro per tutelare la salute dei dipendenti. Alle vecchia maniera, scioperando. L’azienda più moderna e innovativa del mondo è anche l’esempio più calzante di come sfruttamento del lavoro e scioperi non siano gingilli novecenteschi per nostalgici della lotta di classe, ma una realtà quotidiana.

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Newsletter080520: Gig worker americani in agitazione

LAVORO Il primo maggio lavoratori di Amazon, Instacart, Whole Foods, Walmart, Target e FedEx hanno lanciato un segnale a quel pezzo di economia americana che sta traendo maggiore profitto dalla pandemia: hanno scioperato e chiesto maggiori protezioni rispetto al contagio e più in generale salari e condizioni di lavoro più dignitose. Protagonisti di questa ma anche di precedenti mobilitazioni nella web economy, nella logistica e nella grande distribuzione sono stati gruppi di lavoratori indipendenti dai sindacati tradizionali, un fenomeno sempre più diffuso negli USA, ma che potrebbe prendere piede anche in Europa se le grandi confederazioni non intervengono con decisione in questo ambito. CINEMA Planet of the Humans, il documentario di Jeff Gibbs prodotto da Michael Moore e visibile fino al 21 aprile su Youtube, ha sollevato indignate proteste da parte di gran parte della sinistra e degli ecologisti americani e addirittura la richiesta di ritirarlo. La colpa? Aver denunciato i paradossi della green economy.

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Newsletter260719: Abe vince ma non ha i numeri

POLITICA Nelle elezioni tenutesi lo scorso weekend in Giappone il primo ministro Shinzo Abe ha confermato di avere la maggioranza dei seggi nella Camera alta, ma non la maggioranza qualificata che gli serve per riuscire a portare a compimento la riforma costituzionale e trasformare il Giappone in potenza anche militare oltre che economica. Dopo Volodymyr Zelenski in Ucraina, anche in Giappone si affaccia un altro personaggio dello spettacolo sceso in politica, Taro Yamamoto. Che stia diventando un trend? TRASPORTI Dopo aver analizzato la politica del centrosinistra milanese in materia di trasporti (e non solo), abbiamo chiesto un punto di vista a una figura storica della sinistra milanese, Basilio Rizzo, consigliere comunale di lungo corso e nelle scorse settimane sulle barricate contro l’aumento delle tariffe e contro il progetto di affidamento del servizio al consorzio Milano Next. LAVORO Migliaia di lavoratori Amazon in tutto il mondo nei Prime Day del 15-16 luglio hanno scioperato o manifestato. Da Chicago alcuni lavoratori descrivono il sistema di potere Amazon negli impianti e spiegano come e per quali ragioni sono arrivati alla conclusione che non c’è altra strada che ribellarsi.

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Newsletter090419: Sinistra, maionese impazzita

POLITICA De Magistris, già autoincoronatosi leader della sinistra lo scorso dicembre, annuncia che non si candiderà alle europee e dalla lotta contro la tecnocrazia di Bruxelles si riconverte alla più modesta lotta contro De Luca alle prossime regionali. E’ l’ennesimo naufragio di una sinistra priva di un progetto politico perché priva di una chiara collocazione sociale, una sinistra che sogna di mettere insieme epigoni della Prima Repubblica ed ex grillini, centri sociali e nostalgici di Berlinguer, europeisti e tifosi della Catalogna indipendente, oppositori dei tagli alla spesa a Bruxelles che tagliano la spesa a casa propria e finisce ogni volta per andare a sbattere. LAVORO Tra un’indiscrezione sulle nuove fidanzate dei vicepremier e un’omelia di Di Battista su Facebook l’informazione non si è accorta di una delega al Governo in materia di lavoro approvata a marzo, che prevede di cancellare ogni regola ulteriore rispetto a quanto stabilito dalla normativa europea. Una scelta curiosa per una maggioranza ‘sovranista’ in vista delle elezioni europee e che potrebbe avere conseguenze pesanti sulle condizioni di lavoro. SINDACATO Embrioni di organizzazione sindacale nei centri di distribuzione Amazon negli USA compaiono all’orizzonte. Protagonisti alcune decine di lavoratori immigrati dell’Africa orientale, non sindacalizzati, che si ribellano all’aumento dei ritmi e ai licenziamenti per i troppi ‘errori’, ma protestano anche perché l’azienda impedisce loro di assolvere agli obblighi religiosi dell’Islam durante il lavoro.

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Newsletter080319: Amazon, ‘Una sfida per il sindacato’

LAVORO La settimana scorsa una manifestazione dei driver di Amazon a Milano, con la presenza del segretario generale della CGIL Landini, ha riacceso i riflettori su un’azienda e su un settore, la logistica, che sta diventando sempre più centrale nell’economia globale dominata dall’e-commerce. Per il sindacato si tratta di una vera sfida, perché per intervenire in queste grandi ‘fabbriche’, con migliaia di lavoratori spesso ultra-precari e con condizioni di lavoro talvolta pre-moderne, esso deve riorganizzarsi, imparare a lavorare anche in condizioni di ‘clandestinità’ e soprattutto darsi un respiro internazionale. Ne parliamo con Cinzia Cacciatore della CGIL, che segue l’hub Amazon di Passo Corese, nel Lazio, il più grande d’Italia coi suoi 2.000 dipendenti diretti e chissà quanti interinali. Le difficoltà della sindacalizzazione non si manifestano solo in Italia. Negli USA un’azienda del gruppo ha prodotto un video di 45 minuti per spiegare ai suoi team leader come riconoscere i sintomi della sindacalizzazione e prevenirla. Del resto, come osserva Joe Allen, studioso, saggista e attivista americano di orientamento socialista, autore nel 2016 di un libro dedicato alla UPS (per cui ha lavorato10 anni) ‘La rivoluzione della logistica segna anche l’ascesa dei giganti del commercio e della logistica con un approccio aggressivo e punitivo nella gestione del lavoro’. In un articolo del 2015 Allen chiarisce il senso di questa sfida per i lavoratori e per la sinistra statunitense, dipingendo un vivido affresco delle grandi cattedrali della logistica americana e della sua storia e ponendo alcuni interrogativi che ci sembra utile riproporre anche nella situazione italiana.

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