POLITICA La stampa italiana interpreta le elezioni a Taiwan in base agli interessi dei suoi padroni, celebra la “vittoria della democrazia” ed evoca l’escalation tra Pechino e Taipei. In realtà il DPP elegge il presidente, ma perde quasi metà dei voti del 2020 e non ha maggioranza parlamentare, il Kuomintang arretra leggermente, mentre esplode il Partito Popolare, che raddoppia i consensi puntando più su giovani e questione sociale e meno sulla politica estera. Un articolo sull’Asian Labor Review analizza la campagna elettorale dal punto di vista dei lavoratori taiwanesi e conferma che la geopolitica stavolta ha pesato assai meno di quattro anni fa. CINEMA Perfect days, nel film di Wenders la vita quotidiana di un proletario giapponese che non ama il digitale e cerca il senso dell’esistenza nelle piccole cose di ogni giorno.