Newsletter 100524: LAVORO Ma ora si muore a grappoli…

LAVORO L’ennesima strage sul lavoro, questa volta nel palermitano, individua ormai un trend: si muore a grappoli nell’indotto di grandi aziende, spesso gruppi nazionali e pubblici. AMAP aveva chiuso 2021 e 2022 con 14 milioni di utili l’anno. CAPITALISMO La transizione all’elettrico colpisce anche i produttori cinesi e le joint venture occidentali in Cina. Un articolo del China Labour Bulletin spiega come il sindacato prova a contrastarne gli effetti occupazionali in Germania e negli USA.

Newsletter080923: L’ex macchinista: “Sicurezza violata per denaro, ieri come oggi”

(IN)SICUREZZA SUL LAVORO “Una leggerezza frequente, accettata” la definisce un’ex macchinista delle Ferrovie nella testimonianza che ci ha inviato dopo l’incidente a Brandizzo, in cui spiega che oggi, così come quarant’anni, fa il motivo per cui le regole più elementari in vigore lungo i binari vengono violate è lo stesso: far risparmiare tempo e denaro alle imprese. E mentre dall’altra parte dell’Atlantico 150.000 lavoratori del settore automobilistico si apprestano a scioperare per ottenere un aumento di stipendio del 46%, la riduzione dell’orario a 32 ore e il ripristino del vecchio sistema previdenziale, una corrispondenza dall’Ohio ci svela che migliaia di operai addetti alla produzione di batterie per veicoli elettrici, lavorano maneggiando sostanze nocive senza adeguate protezioni, esposti a scosse e perdite di gas, con salari bassi e aumenti di poche decine di centesimi l’anno. Il tutto in nome della transizione a una “economia pulita”.

Newsletter310323: Auto elettrica, rimedio al climate change o business?

CAPITALISMO&CLIMA L’auto elettrica e, più in generale, l’elettrificazione dei trasporti saranno una delle ricette risolutive della comunità internazionale per fronteggiare i mutamenti climatici e l’esigenza di uno sviluppo sostenibile. Almeno così dicono tutti o quasi. Un articolo di Elena Rusca ci spiega perché non è tutt’oro quel che luccica. E per approfondire un documentario di ARTE.tv: “Cobalto – Il lato oscuro delle auto elettriche”. POLITICA&SOCIETÀ Uno studio pubblicato nei giorni scorsi conferma che il fenomeno dell’astensione elettorale ha evidenti radici sociali e che lo zoccolo duro dell’elettorato di centrodestra e di centrosinistra si concentra nella parte più ricca del paese. LAVORO Negli USA Amazon annuncia altri 9.000 licenziamenti. In totale siamo a 27.000, quasi il 10% della forza-lavoro americana e si tratta di un fenomeno più generale che, come abbiamo visto nei mesi scorsi, colpisce l’intero settore tech.

Newsletter070619: FCA perde il tram Renault

ECONOMIA mentre ci si incammina verso l’era dell’auto elettrica FIAT-FCA rimane fuori dal processo di aggregazione delle grandi case automobilistiche, per di più senza aver investito un quattrino in ricerca per prepararsi alla rivoluzione che attraverserà il settore. Di Maio reagisce col più classico principio dei liberali – laissez faire, lasciamo fare il mercato, insomma cedendo il ruolo dei ‘sovranisti’ a francesi e giapponesi. SUDAN Uno sciopero generale, una nuova ondata di repressione da parte del consiglio di transizione militare e la rottura degli accordi presi tra questo e l’opposizione determinano una nuova escalation di violenze e confermano che difficilmente la transizione in Sudan sarà pacifica e di breve durata. CINA Per comprendere situazioni come quella sudanese bisogna tenere presente che in Africa ai fattori locali si sommano sempre interferenze esterne. La Cina è una delle potenze mondiali più attive allo stesso tempo meno appariscenti nel teatro africano. Ne parliamo con Simone Pieranni, redattore de Il Manifesto e profondo conoscitore del colosso cinese.

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Newsletter310519: il partito delle ZTL non fermerà la destra

POLITICA Scavando nei numeri del risultato elettorale italiano emerge quanto la netta affermazione di Salvini e della destra reazionaria sia allo stesso tempo fragile e contraddittoria. Non significa che bisogna prendere il pericolo sottogamba, ma piuttosto che bisogna affrontarlo in termini strategici, cercando innanzitutto di capire in nome di chi e di che cosa affrontarlo. E soprattutto evitando di cadere preda degli incubi e delle conseguenti illusioni: non sarà il partito della upper class urbana, che combatte il ‘sovranismo’ in nome del ‘libero mercato’ e dei tagli alla spesa pubblica, a estirparlo. ECONOMIA Il litio sta diventando una risorsa strategica per il ruolo che gioca nel mercato dell’informatica e della telefonia e per quello che giocherà ancor più con l’avvento dell’auto elettrica, così da far parlare di ‘geopolitica del litio’. Ma allo stesso tempo porta a galla una delle tante contraddizioni della green economy: dovrebbe contribuire ad abbattere le emissioni di CO2 nel mondo, ma, sotto la spinta del mercato, rischia di innescare una crisi idrica e sociale nelle regioni in cui viene estratto. A conferma che il problema centrale per l’umanità non è cambiare il modo in cui si produce l’energia, ma cambiare innanzitutto la società per cui la si produce.

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Newsletter150219: Lezioni dall’Abruzzo

POLITICA Il risultato elettorale abruzzese conferma le fibrillazioni del quadro politico nazionale e lascia aperto un interrogativo: se il M5S ha iniziato la sua parabola discendente e la crescita della Lega è, come sembra, una ‘bolla speculativa elettorale’, chi raccoglierà i cocci una volta che Salvini sarà esploso? Al momento non si intravvedono novità alternative né veterani in grado di riconquistare la scena. ECONOMIA Auto elettrica: per alcuni è il volano di un’economia sostenibile, per altri una spada di Damocle che minaccia milioni di posti di lavoro. Non potendo far girare la ruota della storia all’indietro il problema è, come sempre, con quale preparazione si arriva ai momenti di svolta. Per capire a cosa andiamo incontro, come ci arriva l’Italia e con quali insidie per centinaia di migliaia di lavoratori del settore intervistiamo Gianni Rinaldini, segretario generale della FIOM negli anni in cui Marchionne arrivò alla FIAT. SINISTRE Mentre la situazione venezuelana continua a precipitare il vento sembra spirare verso destra anche in Uruguay. La crisi del Frente Amplio aggiunge un ulteriore tassello al più generale declino della sinistra latino-americana. A dimostrazione che la crisi in Venezuela matura in un contesto più generale.

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