EUROPA Contrariamente alla narrazione che vede la Meloni uscire rafforzata dal voto europeo, lo smacco inflitto da popolari, socialisti e liberali alla destra ci segnala che la leader di FdI rischia di trovarsi in un vicolo cieco, beffata dai partiti della borghesia liberale europea (popolari, socialisti e liberali) ed esposta allo scavalcamento a destra da parte di Orbàn e Salvini. CILE L’ultimo schiaffo inferto dal “governo di sinistra” di Boric ai lavoratori cileni è l’annuncio di una legge sulla contrattazione di settore, presentata come un modo per uscire dalle insidie di un modello centrato sulla contrattazione aziendale, dove i lavoratori sono più deboli. Il problema è che i salari verranno tenuti fuori e continueranno a essere discussi in azienda, mentre la contrattazione di settore servirà a garantire più flessibilità alle aziende. Un colpo assestato con la fattiva collaborazione della burocrazia sindacale della CUT.
Boric
Newsetter230224: CILE Mapuche, con Boric più repressione
POLITICA Sotto il governo “progressista” di Boric in Cile la situazione peggiora anche per i nativi di etnia mapuche, tradizionalmente oppressi dalla popolazione bianca. Come ci spiega Elena Rusca cresce il numero dei prigionieri politici e nelle prossime settimane potrebbe esserci un pronunciamento delle Nazioni Unite. GUERRA Un articolo dell’ex capo di stato maggiore russo Baluevsky dedicato alle lezioni della guerra in Ucraina analizza i cambiamenti di fondo del modo di combattere, la vulnerabilità degli eserciti moderni e delle singole armi e sfata il mito della “guerra pulita” dove a morire sono solo i nemici dei paesi occidentali, resi invulnerabili dalle loro infallibili (e costosissime) armi high-tech.
Newsletter251022: CILE Cariche e idranti su chi ricorda l’Estallido Social
CILE 25.000 agenti contro 2.000 manifestanti: cariche, idranti e arresti anche ai danni di studenti delle scuole medie inferiori e giornalisti: il resoconto del terzo anniversario dell’Estallido Social, il fallimento già conclamato del governo Boric e la delusione dei lavoratori e degli attivisti del 2019 nell’intervista a Elena Rusca, la nostra collaboratrice che da alcune settimane è in Cile per seguire gli eventi. CINA Il Congresso del PCC si conclude con l’episodio clamoroso dell’allontanamento di Hu Jintao dalla sala, quasi una metafora dell’allontanamento della vecchia guardia di partito dalle leve del potere. Che effetto avrà il rafforzamento di Xi Jinping sulla politica estera cinese? E sulla situazione sociale all’interno?
Newsletter141022: CILE Prigionieri politici e indennizzi, i nodi irrisolti del governo Boric
INTERNAZIONALE Dopo il Brasile uno sguardo su un altro paese dell’America Latina, il Cile, dove nonostante l’elezione di Boric, salutata con entusiasmo da molti a sinistra, restano quasi tutti i nodi irrisolti. È il caso dei prigionieri politici della grande mobilitazione del 2019: alcuni restano in carcere persino dopo essere stati assolti. Oppure della causa di risarcimento intentata e vinta dall’editore di El Clarín, il principale quotidiano di sinistra cileno, per la confisca subita dopo il golpe del 1973, che lo Stato cileno, condannato, continua a ignorare. LAVORO Il carovita aggredisce anche categorie di lavoratori che tradizionalmente godono di retribuzioni relativamente elevate come gli autisti del trasporto pubblico locale. Le aziende denunciano la difficoltà di trovare personale e uno storico sindacato del settore adotta la richiesta del salario minimo.
Newsletter090922: CILE Perché è fallito il referendum costituzionale? E ora?
POLITICA Un articolo di Elena Rusca inquadra la bocciatura della nuova costituzione cilena, avvenuta domenica scorsa, riassumendone il percorso preparatorio, incerto e contraddittorio, che spiega in parte l’esito del voto e ragiona sui suoi esiti politici: Boric ne esce sconfitto, più debole e sotto ricatto da parte dell’opposizione di destra, come testimoniano le vicende del rimpasto di governo. I cileni torneranno in piazza come nel 2019? UCRAINA La seconda parte dell’analisi pubblicata sulla Marine Corps Gazette sui primi due mesi di operazioni russe in Ucraina capovolge la lettura che ne viene data dai media e dalla politica italiani: guerra lampo fallita o manovra strategica per dividere le forze avversarie?
Newsletter060522: Cile, spari sul Primo maggio; Albania in piazza contro il carovita
LOTTE La guerra e le contraddizioni sociali che essa alimenta o già latenti innescano mobilitazioni sociali in tutto il mondo e questo fenomeno va analizzato con attenzione, perché in Italia entro l’anno, soprattutto quando i costi della guerra cominceranno a colpire in modo più violento il mondo del lavoro, potrebbe accadere qualcosa di simile. E noi vogliamo essere pronti. Un articolo di Elena Rusca ci racconta la sparatoria avvenuta a Santiago in uno dei cortei sindacali organizzati pe il Primo Maggio collocandolo nel contesto di un paese sempre più diviso e della continuità politica del governo Boric col passato. Un’intervista a un militante politico e sindacale albanese invece ricapitola e analizza la mobilitazione contro il carovita innescata nel piccolo paese balcanico dopo lo scoppio della guerra.
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