BRASILE In Italia un fronte ampio e trasversale scende in campo e in alcuni casi in piazza a sostegno dell’ex presidente del Brasile Lula, da pochi giorni in carcere per le note vicende di corruzione di cui è stato accusato nella Mani Pulite brasiliana. Le accuse su cui si basa la magistratura destano dubbi e l’accanimento nei confronti di Lula è evidente. Ciò non rimuove il fatto che gli anni di Lula e del PT siano stati notoriamente caratterizzati da una corruzione dilagante. Lula ha dovuto ammettere che i voti alle sue leggi venivano comprati pagando lauti mensili a parlamentari di ogni colore politico. Ma più del giudizio penale pesa il giudizio politico su una stagione che ha segnato non solo il Brasile ma l’intera America Latina e che sembra chiudersi per via giudiziaria. SOCIETA’ Mentre pare che dilaghino i partiti post-ideologici e il superamento di vecchie categorie sia all’ordine del giorno, le ricerche dei sociologi riesumano la società divisa in classi e persino la lotta di classe. Le contraddizioni che si apriranno nei prossimi mesi nella situazione politica italiana potrebbero essere l’occasione per ritornare su giudizi affrettati e ragionare in termini più scientifici sull’evoluzione di politica e società. PALESTINA Il massacro di civili inermi ai confini di Gaza segna un probabile cambio di strategia di Hamas, ma anche un’impreparazione del governo di Israele a rispondere fuori da uno schema basato sulla pura forza. Se questo aprirà contraddizioni nella società israeliana è da vedersi, ma qualche segnale in tal senso comincia ad affiorare.
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