Newsletter010322: Le possibili conseguenze della guerra

GUERRA&ARMI UE e Italia invieranno armi all’Ucraina. Come spiega la nota di Piero Acquilino è uno dei tanti effetti di un periodo storico in cui, finita l’era deterrenza nucleare, il tema strategico centrale è diventato come fare la guerra senza che questa si trasformi in conflitto totale, in un mondo in cui le fitte trame di legami economici tra paesi sviluppati rendono sempre più difficile fare la guerra senza innescare una reazione a catena. Le armi sono anche lo strumento attraverso cui il complesso militar-industriale americano maneggia somme colossali di denaro pubblico, nel 2021 quasi 800 miliardi di dollari, quasi metà del PIL italiano, e ne ricavano profitti miliardari e potere. Il business delle armi, tuttavia, ingrassa anche l’industria bellica italiana, come ci racconta il secondo reportage di Elena Rusca dai campi minati del Sahara occidentale.

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Newsletter221019: Erdogan, vittoria a metà

GEOPOLITICA Chi ha vinto e chi no in Siria? E’ la domanda che si pongono analisti italiani e stranieri dopo i recenti accordi diplomatici a seguito dell’offensiva delle milizie filo-turche contro la Siria nord-orientale. Un interrogativo che trova risposte interessanti ma tutte rinchiuse in un’angusta narrazione i cui protagonisti sono solo cancellerie, stati maggiori e consigli d’amministrazione. Tuttavia a mettere in crisi Erdogan più che le sanzioni e le minacce della diplomazia potrebbero essere lo sgretolamento della sua autorità e le contraddizioni sociali in patria. ECONOMIA L’ipocrisia europea sulla questione curda è esemplificata dall’atteggiamento del premier Conte, che in pochi giorni è passato dal ‘basta armi alla Turchia’ a ‘bloccare le armi non serve’. Esiste un complesso militar-industriale italiano? E quanto ha pesato su questa ‘correzione’ di rotta? POLITICA Rapido capovolgimento di fronte anche sull’ILVA, col secondo passo indietro della politica italiana sullo ‘scudo legale’ ad ArcelorMittal. Ancora una volta la politica, invece di risolvere i problemi sociali, addebita alla società i costi delle proprie contraddizioni interne.

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