Per una star con cachet da favola ce ne sono almeno 99 che faticano ad andare avanti e magari ci riescono solo facendo il cameriere o la hostess per arrotondare. Sono i lavoratori dello spettacolo, che secondo ‘Vita da artisti’, ricerca promossa da SLC CGIL e dalla Fondazione Di Vittorio raccogliendo circa 5mila questionari, in Italia guadagnano in media circa 5mila euro lordi l’anno. La paga sindacale giornaliera di un attore teatrale professionista è 65 euro lordi e la diaria, che dovrebbe coprire le spese di vitto e alloggio in trasferta, è tale che o ci si fa ospitare da amici oppure c’è il rischio di dover usare una parte del salario per pagarsi l’albergo. Se poi l’assunzione avviene – come accade sempre più spesso – in forma di collaborazione a partita IVA, allora tutto è rimesso alla contrattazione individuale, con condizioni anno dopo anno sempre più difficili. Il problema però non sono solo le paghe ma la precarietà del rapporto. Per maturare un anno di anzianità contributiva servono almeno 120 giornate lavorative l’anno, un traguardo che coi tempi che corrono è diventato sempre più un miraggio.