INTERNAZIONALE A un anno esatto dal ritiro delle truppe di occupazione l’Afghanistan precipita in una crisi economica, sociale e di civiltà che gli effetti della guerra e dell’ondata inflazionistica aggravano ulteriormente. A dirlo è il Relatore Speciale dell’ONU Richard Bennett con un rapporto i cui dati denunciano impietosamente gli effetti dell’imperialismo occidentale. Eppure oggi, a differenza di un anno fa, dell’Afghanistan non parla più nessuno. Il resoconto di Elena Rusca. GUERRA “La fine rivoluzionaria di questa guerra criminale avverrà quando i combattenti si ribelleranno, insieme, alla sofferenza. Sono loro che gettando contemporaneamente i fucili possono rompere il cerchio dei pregiudizi, degli interessi, dei simboli vani, delle bugie. Sono loro che rifiutando di combattere spazzeranno, con il soffio del loro possente respiro di vittime, di sacrificati, il cerchio degli interessi che a Mosca e a Kiev non sono i loro.” Lo ha scritto, coraggiosamente, il 30 luglio, Domenico Quirico su La Stampa e sono parole che oggi, di fronte al tributo di sangue pagato dai giovani ucraini nella controffensiva che tutti cinicamente celebrano suonano ancor più attuali.