ECONOMIA&(DIS)INFORMAZIONE “Gli aumenti delle tariffe energetiche sono stati scatenati dalla guerra in Ucraina.” “Putin ha usato il gas come una clava contro l’Occidente riducendo l’offerta e facendo alzare i prezzi, ma ha perso grazie all’intervento dell’Ue, che ha tenuto sotto controllo i prezzi.” Non importa che si tratti di fake news di Stato, veicolate dai principali mezzi di comunicazione a tutto beneficio di aziende energetiche in cui i rappresentanti degli Stati e quelli dei colossi finanziari che fissano i prezzi del gas spesso sono soci. Come spiegava Goebbels “una menzogna ripetuta mille volte diventa una realtà”. Ma in questo caso viene smentita persino da un moderato professore universitario, ex sindaco Pd e autore Laterza, Alessandro Volpi, in un recente convegno su Canale Energia, di cui abbiamo trascritto integralmente la relazione introduttiva.
gas
Newsletter120422: CIBO&ENERGIA La guerra economica mondiale è già iniziata
ECONOMIA DI GUERRA In Italia per ora se ne parla soltanto, ma nel resto del mondo – dall’Africa al Medio Oriente fino all’America Latina – le conseguenze della “guerra economica mondiale” si fanno sentire: penuria di beni di prima necessità e inflazione scatenano rivolte e scioperi. Nello Sri Lanka e in Perù i governi hanno decretato lo stato di emergenza. Foreign Policy avverte: le tensioni sui prezzi dei generi alimentari da sempre si accompagnano a disordini e instabilità politica e stavolta le conseguenze potrebbero essere ben più aspre di quelle delle primavere arabe di un decennio fa. Nel frattempo in Italia, mentre Draghi chiede di scegliere tra Pace ed energia e il ministro Cingolani a proposito degli aumenti tariffari parla di truffe, scopriamo che le prime a speculare sono le imprese pubbliche. Ne parliamo col presidente dei piccoli azionisti di IREN, la multiutility dei comuni di Genova, Torino, Parma e Reggio Emilia.
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Newsletter071221: Geopolitica della transizione energetica
GEOPOLITICA&AMBIENTE Un lungo articolo su Foreign Affairs affronta uno dei tanti aspetti trascurati della transizione energetica: le sue conseguenze geopolitiche. L’abbandono dei combustibili fossili muterà i rapporti di forza spostando gli equilibri dagli attuali produttori di gas e di petrolio ai detentori di minerali strategici come litio e cobalto, ma questo processo non sarà lineare e potrebbe prevedere temporanei fenomeni in controtendenza. LAVORO Dopo Alitalia un altro episodi in cui un’azienda pubblica aggira le regole che lo Stato dovrebbe preservare. In questo caso si tratta delle regole nuove di zecca che il ministro Orlando sta introducendo nel campo dello smart working, ma che a Sogei, l’azienda dell’informatica di Stato, non piacciono.
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