LAVORO Amnesty International e l’International Consortium of Investigative Journalism hanno intervistato decine di lavoratori nepalesi impiegati nei magazzini Amazon in Arabia Saudita e hanno scoperto che per reclutare i suoi magazzinieri il colosso americano ricorre anche ad agenzie per la fornitura di manodopera coinvolte nel traffico di esseri umani. Agenzie che, inoltre, sfruttano il barbaro sistema locale del “kefala”, che regola i rapporti di lavoro facendo dei lavoratori dei veri e propri schiavi, per abbattere i costi. AMBIENTE Persino le Nazioni Unite si sono accorte dei rischi della transizione energetica. Recentemente il relatore speciale sul tema sostanze tossiche e diritti umani, Marcos Orellana, ha chiesto agli Stati di considerare l’impatto delle nuove tecnologie su ambiente e diritti e criticato le narrazioni ottimistiche e fuorvianti alimentate dalle aziende energetiche.
ICIJ
Newsletter080322: UCRAINA La sfida per l’economia globale si tinge di sangue
CAPITALISMO&GUERRA Aldilà dei suoi esecutori materiali la guerra rappresenta l’esplodere di tensioni latenti nella sfida per l’egemonia economica globale, che non sempre la diplomazia non riesce a contenere. Come ci spiega Elena Rusca, traendo spunto da una riunione dell’ONU sulla crisi ucraina, in un’economia in cui tutto è merce e persino le agenzie che si occupano di soccorrere le vittime dei conflitti armati agiscono come “imprese umanitarie”, le ragioni delle guerre sono in larga misura legate all’accaparramento di materie prime e mercati di sbocco per i propri prodotti. E come documenta l’ultima inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalism, The Ericsson List, può capitare che mentre le cancellerie occidentali demonizzano il proprio nemico del momento le loro aziende, al riparo dai riflettori, concludano affari con lui, persino se quel nemico si chiama ISIS.
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