MEDIO ORIENTE Due contributi di Gilbert Achcar, politologo marxista libanese, e Levy Gideon, giornalista di sinistra israeliano, pur scritti prima del recente assassinio del leader di Hezbollah, Nasrallah, da parte di Israele, ci sono sembrati utili ad andar oltre il chiacchiericcio propagandistico e superficiale di questi giorni. Achcar analizza la logica militare dell’escalation israeliana (anche i crimini hanno una loro razionalità). Gideon ne contesta l’assenza di razionalità politica. Entrambi dicono in modo chiaro che siamo sull’orlo del precipizio. Una constatazione ampiamente rimossa anche da una sinistra che in uno dei frangenti più inquietanti degli ultimi decenni continua perlopiù a parlar d’altro. CULTURA Il 26 settembre 1940 moriva, suicidandosi per non cadere nelle mani della Gestapo, uno dei più brillanti intellettuali del ‘900, Walter Benjamin. Piero Acquilino ne riassume la vita, l’opera e la militanza intellettuale.
Libano
Newsletter170320: ‘Il darwinismo sociale di Macron’
POLITICA L’opinione pubblica italiana è rimasta scandalizzata dalle parole di Boris Johnson, secondo cui la ‘strategia’ del governo britannico sarebbe lasciare che il 60% dei sudditi di Sua Maestà si ammalino e si preparino ad accettare l’inevitabile bilancio in termini di vite umane. Jean-Marc Salmon, sociologo e saggista francese, che abbiamo intervistato, ci spiega come in realtà anche l’atteggiamento di Macron e del governo francese sia lo stesso, semplicemente espresso con maggiore accortezza rispetto ai loro omologhi britannici. ECONOMIA Il clamore del coronavirus ha oscurato il fulmine abbattutosi su un paese di primo piano affacciato sul Mediterraneo, il Libano, che 10 giorni fa ha dichiarato fallimento. Beirut, con un sistema bancario ipertrofico e un rapporto debito/PIL al 170%, che si aggiungono a profonde tensioni politiche e sociali vecchie e nuove, ha annunciato che non rimborserà un’obbligazione da 1,2 miliardi di dollari (tra i creditori alcuni del maggiori fondi di investimenti del mondo). Per ora il governo rifiuta l’intervento diretto del FMI, anche per la forte opposizione di Hezbollah.
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Newsletter291019: Roma, rotta la pax sindacale, Raggi in difficoltà
POLITICA Le tante contraddizioni accumulatesi negli anni a Roma stanno spingendo la sindaca Raggi e il sindacato verso un conflitto che appare tutt’altro che desiderato e si intreccia con le tensioni latenti nella maggioranza di governo e dello stesso M5S. I sindacati infatti in sostanza chiedono al Governo di commissariare la Capitale. In questa situazione per i lavoratori delle partecipate si aprono delle opportunità, ma si pone allo steso tempo un problema di strategia. LOTTE Nel mondo si moltiplicano le mobilitazioni di massa che prendono spunto dal carovita ma sfociano in una critica frontale al sistema politico e sociale nel suo complesso. E’ accaduto in Cile con la rivolta contro l’aumento di 30 pesos delle tariffe dei trasporti, su cui torniamo in questo numero, e si sta ripetendo in Libano col movimento innescato dalla cosiddetta ‘tassa su WhatsApp’. Siamo in presenza di un trend generalizzabile a livello globale? Un tema su cui torneremo nelle prossime settimane.
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