LAVORO 1 I cinque morti di Brandizzo e il lavoratore in fin di vita a Genova ci riportano alla mente le parole di Mattarella al meeting di CL a Rimini contro le “ingannevoli lotte di classe” e ci ricordano impietosamente che in Italia sono le imprese a combattere quotidianamente una guerra di classe contro i propri lavoratori, una guerra che ogni anno lascia sul terreno centinaia di vittime, sacrificate sull’altare della produttività. LAVORO 2 Se le condizioni di lavoro e le retribuzioni dei rider non fossero già abbastanza scandalose è in arrivo Rushers, la piattaforma open market di consegne a domicilio lanciata da un’azienda di Caserta per rivoluzionare il settore, prevenire gli effetti di sentenze e direttive europee e rintuzzare gli effetti del rallentamento dopo il boom sperimentato durante la pandemia. Il tutto, naturalmente, in nome della “libertà” dei lavoratori. ECONOMIA (segnalazioni) Su Pungolo Rosso un’interessante analisi sulla crisi di Evergrande e la bolla speculativa dell’immobiliare cinese, i suoi potenziali effetti sull’economia del colosso asiatico e, più in generale, sul capitalismo globale. Una nuova Lehman Brothers all’orizzonte? E cosa ci dice la crisi di Evergrande sulla natura del regime cinese?
Mattarella
Newsletter290518: Lo scontro è nell’establishment
POLITICA L’inedita crisi apertasi con la remissione del mandato da parte del premier incaricato Giuseppe Conte, dopo la bocciatura del candidato Ministro dell’Economia Paolo Savona, ha suscitato un dibattito in punta di diritto per stabilire se Mattarella è stato più o meno ligio ai dettami della Costituzione. Ma il problema è un altro. Già Napolitano aveva dimostrato, prima paracadutando Monti al governo dalla sera alla mattina, poi accettando il secondo mandato presidenziale, che le regole democratiche vanno bene nei periodi di ordinaria amministrazione, ma vengono messe da parte appena lo imponga il ‘bene supremo’. Ciò che conta, più che lezioni dei costituzionalisti, è il cozzare di interessi nella società italiana, nel quadro di un capitalismo europeo e internazionale in marcia verso un nuovo rallentamento della crescita. E qui emergono la sempiterna questione della piccola borghesia italiana e i piani di una grande borghesia del nord che aveva scommesso sulla possibile integrazione almeno del M5S per disinnescarne le minacce. E soprattutto emerge un interrogativo: lo scontro è tra sistema e antisistema oppure tutto interno al primo? In questo contesto, nel laboratorio politico di una borghesia italiana frastornata dall’avanzata del cosiddetto populismo compare sugli schermi la novità di Yezers, la start up politica di un gruppo di giovani managers anche loro post-ideologici che vogliono un paese smart. Insomma, non ci facciamo mancare nulla… SPORT La crisi economica e politica italiana che si esprime nelle vicende di questi giorni pare essere la ragione profonda anche della crisi che attraversa il calcio italiano e che ha visto la nazionale eliminata dagli imminenti mondiali in Russia. Almeno così si evince da due recenti rapporti di Delotte e KPMG, che interpretano lo sport più popolare al mondo come una semplice branca dell’economia.
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