INTERNAZIONALE La minaccia esterna di Israele e l’instabilità interna del regime iraniano, ormai privo del consenso sociale di un tempo e bersaglio di continue contestazioni da parte di lavoratori, giovani, donne. In che modo si intrecciano questi elementi e come influenzano le prospettive della guerra regionale in Medio Oriente e del più ampio contesto internazionale? Ne parliamo con Alì Ghaderi, dirigente della Resistenza iraniana da tempo in esilio nel nostro paese. LETTURE La recensione di Gianluca Paciucci ad Altri comunismi, secondo capitolo del lavoro di un gruppo di giovani storici dedicato alle correnti del marxismo critiche della linea ufficiale del PCI e della III Internazionale in Italia.
Medio Oriente
Newsletter201023: Medio Oriente&Africa, lezioni della guerra d’Algeria
STORIA&ATTUALITÀ 62 anni fa il massacro di Parigi: la polizia francese attacca a freddo una manifestazione di algerini e franco-algerini con un bilancio di centinaia di morti e feriti e migliaia di arresti. Già allora le “democrazie” stigmatizzavano le violenze altrui, ma giustificavano le proprie. Un articolo di Piero Acquilino ricapitola le tappe della lotta per l’indipendenza algerina, fornendoci spunti di riflessione anche sui drammatici avvenimenti di oggi in Africa e in Medio Oriente. – PUNTOCRITICO “Amazoniade”, il long form di Massimiliano Cacciotti ed Emanuele Giacopetti prodotto da PuntoCritico, è tra i vincitori del premio per il giornalismo multimediale Calcata 4.0, che si terrà nel borgo medioevale in provincia di Viterbo il 18-19 novembre. E il 3-4-5 novembre Amazoniade approda a Torino.
Newsletter131023: Medio Oriente, la trappola del nazionalismo
PALESTINA La nuova deflagrazione del conflitto israelo-palestinese dovrebbe sollecitare la politica, e in particolare la sinistra, a riflettere un po’ più a fondo. Di fronte alla tragedia del popolo palestinese e all’emergere di uno dei molteplici fronti della guerra globale in Medio Oriente è sufficiente affidarsi a slogan ripetuti da lungo tempo dagli stessi gruppi dirigenti palestinesi laici, dai loro alleati e dalle “democrazie occidentali” senza sortire alcun esito neppur parziale? E, soprattutto, la questione nazionale è la chiave che metterà fine alle sofferenze del popolo palestinese o una trappola che rischia di perpetuarle? INTELLIGENCE Il rapporto del Middle East Media Research Institute, il centro studi diretto da un ex colonnello del Mossad, che ad agosto aveva previsto lo scoppio del conflitto sulla base di un’attenta osservazione delle fonti aperte ci pone di fronte a un interrogativo: i vertici di Israele sapevano, come sostengono anche i servizi segreti egiziani, che dicono di averli avvisati, e hanno in qualche misura lasciato correre o sottovalutato oppure hanno fatto troppo affidamento sulla cosiddetta SigInt, intelligence dei segnali, i sistemi di sorveglianza elettronica delle comunicazioni, come sostengono alcuni autorevoli analisti?
Newsletter100622: Sul filo del rasoio. Medio Oriente e guerra in Ucraina
GEOPOLITICA Si parla tanto degli effetti della guerra in Ucraina nel mondo, ma nel farlo si trascura un’area in cui, per ragioni diverse, tali effetti potrebbero essere più esplosivi: il Medio Oriente, dove, per fare un solo esempio, in Siria i soldati americani e russi combattono a diretto contatto tra loro e un banale incidente potrebbe avere conseguenze drammatiche. CULTURA&SOCIETÀ Il cinema può essere uno specchio della società che cambia, talora più sensibile nel registrare alcuni aspetti del mutamento delle stesse socienze sociali. Con Andrea Pergolari, autore di un recente volume sulla commedia all’italia, parliamo della progressiva marginalizzazione dei proletari dallo schermo e della loro sostituzione col “ceto medio” e, più in generale, degli aspetti sociali e politici di questo genere cinematografico nell’Italia del dopoguerra.
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Newsletter200919: A chi parla il partito di Renzi?
ITALIA Più che i retroscena e si sondaggi che appassionano giornalisti e salotti tv, ciò che interessa maggiormente del nuovo partito di Renzi è la sua natura sociale, che finirà per determinarne le scelte di percorso. Espressione di una piccola borghesia di provincia e della retorica del made in Italy e del ‘piccolo è bello’ tanto in voga anche s sinistra, il partito del ‘cerchio magico’ si annuncia come l’ennesimo contenitore alla rincorsa del ‘ceto medio produttivo’. ISRAELE La ‘non vittoria’ dello storico capo del Likud Netanyahu questa volta potrebbe rappresentarne la fine politica. Un tassello che sembra inquadrarsi alla perfezione nell’evoluzione degli assetti geopolitici del Medio Oriente in questo ultimo anno. Proprio quest’ultimo aspetto, confermato dai silenzi dei suoi alleati internazionali, Trump e Putin, sembra confermare che per l’anziano leader tira una brutta aria.
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