INTERNAZIONALE A 10 anni esatti di distanza dalle elezioni che segnarono l’affermazione della Fratellanza Musulmana e il progressivo affossamento della “Primavera” egiziana due ricercatori pubblicano una lunga analisi che ci racconta la storia inedita del ruolo del movimento sindacale nella caduta del regime di Hosni Mubarak e in qualche misura ne spiega anche, almeno in parte, il fallimento. A proposito dell’Egitto si parla spesso della questione democratica, in questi ultimi anni particolarmente a proposito dei casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. Invece si tralascia abbondantemente la questione sociale e gli stretti legami che intercorrono tra i due livelli, dimenticando che il movimento del 2011 fallì proprio perché si pensò che fosse possibile avere più democrazia mantenendo inalterata la politica economica e sociale del vecchio regime.
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