POLITICA Il clima politico in Israele, dopo quasi un anno di carneficina a Gaza, sta cambiando. Affiorano le prime crepe nell’establishment, ma soprattutto la popolazione, inclusi i lavoratori, comincia a capire che la guerra non è la soluzione. La nostra intervista a Omri Evron, attivista contro la guerra e dirigente del PC israeliano. SINDACATO Negli USA è partito un nuovo braccio di ferro, questa volta tra l’ILA, il sindacato dei portuali della East Coast, 85.000 iscritti, e gli armatori, che stanno già accumulando scorte in vista di un probabile sciopero. Anche in questo caso la tecnologia inciderà pesantemente sulla trattativa. Uno degli aspetti più controversi, infatti, riguarda l’automazione.
Omri Evron
Newsletter180518: Gaza, massacro senza fine?
ESTERI Con Omri Evron, 30 anni, ex esponente del movimento dei refusnik, oggi dirigente dell’organizzazione giovanile del Partito Comunista israeliano, cerchiamo di analizzare ragioni e possibili sviluppi della situazione esplosiva venutasi a creare coi recenti bagni di sangue ai confini della Striscia di Gaza. Evron ci spiega che la società israeliana al momento non è attraversata da reazioni di sdegno per il massacro, ma anzi abbastanza compatta nel sostenere Netanyahu in nome della sicurezza, anche se alcuni segnali di opposizione stanno venendo a galla. Qualche novità interessante si manifesta invece sul fronte palestinese. ITALIA Il dibattito che ha tenuto banco nei giorni scorsi a proposito della bozza del ‘contratto di governo’ tra M5S e Lega si è concentrato sull’Europa e la ‘cancellazione’ di 250 miliardi di BTP, bandierine ideologiche sparite immediatamente dalle bozze successive. Rimane invece la reintroduzione dei voucher, di cui nessuno si è accorto. Ma soprattutto resta una filosofia di fondo per cui pare che legalità, ambiente, digitale siano la parola magica che risolve ogni problema. ECONOMIA Giornali e tv hanno fornito un’interpretazione del Rapporto ISTAT 2018 a dir poco fantasiosa. A quanto si legge nei resoconti giornalistici infatti pare che la crisi demografica sia un problema esclusivamente italiano, in omaggio alla retorica che il nostro sia un paese da cui si può solo fuggire. Ma, come scrivono gli autori del rapporto, la diminuzione della popolazione ha altre ragioni ed è soprattutto un fenomeno che affligge gran parte delle economie avanzate, con conseguenze rilevanti sull’andamento dell’economia mondiale. Un tema su cui si è aperto un dibattito tra i maggiori economisti. LAVORO Mentre i radicali chiedono di stendere un tappeto rosso a Uber per migliorare il trasporto pubblico nella Capitale, un autorevole organo della stampa economica USA ammonisce che in America gli autisti di Uber guadagnano come i lavoratori a salario minimo.
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