MEDIO ORIENTE Due contributi di Gilbert Achcar, politologo marxista libanese, e Levy Gideon, giornalista di sinistra israeliano, pur scritti prima del recente assassinio del leader di Hezbollah, Nasrallah, da parte di Israele, ci sono sembrati utili ad andar oltre il chiacchiericcio propagandistico e superficiale di questi giorni. Achcar analizza la logica militare dell’escalation israeliana (anche i crimini hanno una loro razionalità). Gideon ne contesta l’assenza di razionalità politica. Entrambi dicono in modo chiaro che siamo sull’orlo del precipizio. Una constatazione ampiamente rimossa anche da una sinistra che in uno dei frangenti più inquietanti degli ultimi decenni continua perlopiù a parlar d’altro. CULTURA Il 26 settembre 1940 moriva, suicidandosi per non cadere nelle mani della Gestapo, uno dei più brillanti intellettuali del ‘900, Walter Benjamin. Piero Acquilino ne riassume la vita, l’opera e la militanza intellettuale.
Piero Acquilino
Newsletter260324: La guerra nel giardino di casa (e di scuola)
POLITICA Ancora sulla questione militare alcune riflessioni di Piero Acquilino approfondiscono l’articolo pubblicato sull’ultima newsletter, chiarendone alcuni aspetti, ad esempio il ruolo delle forze armate in un paese come l’Italia, anche in tempo di pace, attraverso la loro capacità di condizionare alcuni aspetti fondamentali della vita civile – politica, economia, educazione. LETTURE Su quest’ultimo aspetto due volumi, “Educati alla guerra” di Gianluca Gabrielli e “La scuola va alla guerra” di Antonio Mazzeo, ci aiutano a inquadrare il fenomeno anche in termini storici e a cogliere alcune significative analogie tra passato e presente.
Newsletter300124: Si intensifica la guerra di Musk ai lavoratori. E in Italia?
LAVORO&SINDACATO Elon Musk, il miliardario accolto con tutti gli onori dai governi di tutto il mondo, ha lanciato una crociata contro il diritto a organizzarsi collettivamente nei posti di lavoro. Paris Marx ce ne parla nella sua newsletter Disconnect. Un problema che, come ricostruiamo, tra poco potrebbe riguardare anche l’Italia, che si candida a ospitare la seconda gigafactory Tesla in Europa. STORIA Il 21 gennaio 2024 moriva Vladimir Lenin. Una scandenza ricordata, a loro modo, dalle maggiori testate italiane: Focus le ha addiritura dedicato un dossier intitolato “Lenin forever”. Noi pubblichiamo un lungo articolo di Piero Acquilino, che ricalca la relazione tenuta nel corso di due convegni a Genova la scorsa settimana.
Newsletter271023: Come cambia la Via della Seta…
GEOPOLITICA I futuri scenari della politica internazionale saranno segnati dal procedere della Via della Seta cinese, un progetto che non è statico, ma negli ultimi anni ha registrato alcune evoluzioni e messe a punto, legate anche al variare del contesto globale. Un articolo su Foreign Policy ne segnala alcune, tra cui un maggiore ricorso al mercato e più attenzione alla transizione energetica, almeno all’estero. POLITICA&CULTURA In una lettera del 1968 al poeta palestinese Issa Naouri Italo Calvino esprime il suo giudizio sulla questione palestinese. Ne riproduciamo il testo, certi che l’informazione italiana se ne guarderà bene, vista l’attuale polarizzazione. STORIA Una settimana fa abbiamo pubblicato un testo di Piero Acquilino sulla guerra d’Algeria, con l’obiettivo di trarne alcune riflessioni sui fatti in Medio Oriente e nell’Africa subsahariana. Oggi ripubblichiamo un altro articolo del 2002 (ma ancora perfettamente attuale, a parte qualche accenno alla politica di allora, peraltro assai simile all’attuale), più focalizzato sul Massacro di Parigi del 17 ottobre 1961. Gli spunti di riflessione sono numerosi, dall’importanza dell’unità tra lavoratori europei e lavoratori immigrati per combattere l’imperialismo di casa nostra alle ragioni dell’ostilità delle ex colonie verso la Francia.
Newsletter201023: Medio Oriente&Africa, lezioni della guerra d’Algeria
STORIA&ATTUALITÀ 62 anni fa il massacro di Parigi: la polizia francese attacca a freddo una manifestazione di algerini e franco-algerini con un bilancio di centinaia di morti e feriti e migliaia di arresti. Già allora le “democrazie” stigmatizzavano le violenze altrui, ma giustificavano le proprie. Un articolo di Piero Acquilino ricapitola le tappe della lotta per l’indipendenza algerina, fornendoci spunti di riflessione anche sui drammatici avvenimenti di oggi in Africa e in Medio Oriente. – PUNTOCRITICO “Amazoniade”, il long form di Massimiliano Cacciotti ed Emanuele Giacopetti prodotto da PuntoCritico, è tra i vincitori del premio per il giornalismo multimediale Calcata 4.0, che si terrà nel borgo medioevale in provincia di Viterbo il 18-19 novembre. E il 3-4-5 novembre Amazoniade approda a Torino.
Newsletter270623: GEOPOLITICA Tehran minaccia, l’Europa asseconda
GEOPOLITICA L’irruzione di mille poliziotti albanesi in un compound dell’opposizione iraniana provoca un morto a parecchi feriti. Ma non è un caso isolato: dal Belgio alla Francia si susseguono episodi che evidenziano un’ambiguità di fondo della politica americana ed europea in Medio Oriente. Da una parte la condanna del regime iraniano, che viola le libertà democratiche, giustizia gli oppositori, destabilizza la regione e, in Ucraina, fornisce droni a Putin. Dall’altra una tolleranza, che a tratti sfocia nella collaborazione, per i colpi sferrati da Tehran ai propri oppositori sul suolo europeo. LIBRI Un libro di un giovane ricercatore, Gabriele Mastrolillo, cerca di colmare il vuoto lasciato dalla storiografia a proposito delle correnti antistaliniste del comunismo italiano e, in particolare, del movimento trotskista. La recensione di Piero Acquilino. PUNTOCRITICO Amazoniade, il long form di Massimiliano Cacciotti coi disegni di Emanuele Giacopetti diventa spettacolo-conferenza, insieme agli altri capitoli del nostro progetto sul lavoro in Amazon. In un video la sintesi della serata del 16 giugno al Teatro Le Sedie a Roma.
Newsletter221122: IRAN La solidarietà pelosa dell’imperialismo italiano
INTERNAZIONALISMO OGGI E IERI Internazionalismo è una parola che oggi sembra destinata a essere travolta o dalla retorica del sovranismo più becero o dal nazionalismo delle élites “per bene”. Essere internazionalisti vuol dire analizzare i conflitti suddividendo l’umanità non in base al passaporto ma alla condizione sociale, perché da sempre le vittime di quei conflitti, da una parte e dall’altra della barricata, sono soprattutto le classi sociali che tradizionalmente vengono immolate in nome di nobili ideali sull’altare di interessi che di nobile non hanno nulla. Oggi di fronte alla rivolta popolare in Iran l’imperialismo italiano dietro la bandiera della libertà per le donne iraniane coltiva i propri interessi. E il miglior contributo che possiamo dare alla coraggiosa lotta dei lavoratori, degli studenti e delle donne iraniane è denunciare i piani di chi pensa di sfruttare il loro sacrificio a proprio uso e consumo. Nella seconda parte della newsletter Piero Acquilino rievoca un caso di internazionalismo tratto dal passato: “Arbeiter und Soldat”, il bollettino pubblicato clandestinamente da lavoratori francesi e soldati tedeschi durante l’occupazione nazista della Francia.
Newsletter290422: Macron piace ai più ricchi e più anziani
POLITICA Macron si aggiudica, abbastanza prevedibilmente, il secondo turno delle elezioni francesi, ma i numeri dicono che è il candidato eletto con meno consensi da oltre mezzo secolo, con uno zoccolo duro di elettori soprattutto nelle fasce più ricche e più anziane della popolazione. TEORIA La guerra in Ucraina ha riportato al centro uno dei temi più controversi nella storia del movimento operaio: la questione nazionale. Lo stesso Putin il 22 febbraio dedica una cospicua parte del suo lunghissimo discorso televisivo a criticare la politica di Lenin in materia, accusandolo sostanzialmente di avere creato il problema ucraino e il focolaio di tensione nel Donbass. Piero Acquilino ripercorre un dibattito che va avanti ormai da quasi due secoli nella sinistra marxista, sottolineando come proprio lo scorrere del tempo renda inevitabile affrontare questo tema alla luce delle condizioni materiali che caratterizzano l’attuale sviluppo capitalistico.
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Newsletter220422: Tempo da lupi
GUERRA L’ipocrisia, la manipolazione della realtà e il doppiopesismo sono una componente fondamentale di ogni guerra e l’Ucraina non fa eccezione. Amedeo Rossi fa un’approfondita e documentata disamina di questo aspetto del conflitto, partendo da una riflessione sulle radici sociali del putinismo come reazione agli anni della perestrojka. CULTURA Se ne è andato Valerio Evangelisti. Piero Acquilino ci ricorda che oltre che autore di romanzi e racconti è stato anche uno storico del movimento operaio che ci ha lasciato contributi originali, anche se meno noti.
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Newsletter010322: Le possibili conseguenze della guerra
GUERRA&ARMI UE e Italia invieranno armi all’Ucraina. Come spiega la nota di Piero Acquilino è uno dei tanti effetti di un periodo storico in cui, finita l’era deterrenza nucleare, il tema strategico centrale è diventato come fare la guerra senza che questa si trasformi in conflitto totale, in un mondo in cui le fitte trame di legami economici tra paesi sviluppati rendono sempre più difficile fare la guerra senza innescare una reazione a catena. Le armi sono anche lo strumento attraverso cui il complesso militar-industriale americano maneggia somme colossali di denaro pubblico, nel 2021 quasi 800 miliardi di dollari, quasi metà del PIL italiano, e ne ricavano profitti miliardari e potere. Il business delle armi, tuttavia, ingrassa anche l’industria bellica italiana, come ci racconta il secondo reportage di Elena Rusca dai campi minati del Sahara occidentale.
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