Newsletter030924: Germania, la militarizzazione dei giovani a scuola e sui social

MILITARISMO La militarizzazione delle nuove generazioni, di cui ci siamo occupati a più riprese nella scorsa stagione, non è un’esclusiva italiana. Un’insegnante e attivista tedesca ci spiega che in Germania dall’anno prossimo i diciottenni dovranno compilare un modulo per verificarne l’arruolabilità e che la Bundeswehr, oltre a presidiare le scuole, usa Pride e fiere dei videogiochi come canali di propaganda per l’arruolamento. Aumentano le reclute, ma anche gli abbandoni prima dei termini. INTERNAZIONALE A un anno esatto dall’offensiva militare e azera e dell’annessione del Nagorno Karabakh Caterina Maggi ricapitola i fatti e parla con un sindacalista armeno delle difficili condizioni di vita e di lavoro dei profughi dell’ex enclave rifugiatisi in Armenia e di come le loro traiettorie incrocino russi e siriani, anch’essi in fuga dalla guerra.profughi

Newsletter190523: il Gandhi turco che parla come Trump

TURCHIA Nei giorni scorsi i nostri media hanno parlato delle elezioni in Turchia presentando il capo dell’opposizione Kilicdaroglu, un uomo che propone di cacciare i profughi siriani e afgani e di negare loro una casa, come un mite 74enne in lotta per la democrazia. SUDAN Escono ulteriori conferme su quanto avevamo scritto due settimane fa: l’Italia dal 2016 fornisce armi e addestramento a una delle milizie che stanno mettendo a ferro e fuoco il paese (i janjaweed – diavoli a cavallo –  noti per le brutalità compiute in Darfur), aiuti ufficialmente concessi per “combattere l’immigrazione clandestina” col beneplacito di Bruxelles. Lo conferma in un video il comandante, che ringrazia. A fare il tifo per lo sfidante di Erdogan e a tacere delle responsabilità italiane in Sudan non sono i partiti “sovranisti” e i loro giornali di area, ma l’intero circuito politico-mediatico dell’imperialismo italiano, nelle sue versioni di centrosinistra e di centrodestra.

Newsletter191121: La crisi dei profughi e il dilemma tedesco

IMMIGRAZIONE Sembrano lontani i tempi in cui l’Europa si commuoveva per i profughi afghani. Oggi, con migliaia di rifugiati, anche afghani, stretti tra soldati bielorussi e polacchi ai confini dell’UE, il cinico gioco dello scaricabarile è ripreso come nulla fosse. In Germania la destra chiede “rigore”, mentre verdi e socialdemocratici vorrebbero che la Merkel risolvesse loro il problema per evitare di doversene occupare loro. LAVORO L’ennesima commedia burocratica dell’assurdo: i 20 operatori dell’Istituto Statale Sordi di Roma, unica struttura pubblica che si occupa di sordità a 360 gradi,assunti ogni anno per 11 mesi con contratto di collaborazione, sono senza contributi dal 2019, senza stipendio da sei mesi, in un edificio fatiscente e senza riscaldamento (per morosità) perché… in 20 anni il governo italiano non è riuscito ad approvare un regolamento di riordino dell’ente.

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