Newsletter290121: Crisi, non è una fiction tv

POLITICA Il governo Conte è in crisi per colpa di Renzi oppure Conte e Renzi sono l’espressione di una politica la cui crisi è figlia del capitalismo italiano dei mille comitati d’affari in perenne lotta tra loro? Senza negare il ruolo che gli individui, coi loro piani e i loro tic caratteriali, svolgono, bisognerebbe forse tornare a pensare che la storia è mossa dagli interessi collettivi e non è una fiction televisiva. LAVORO Un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, a poche settimane da quello dedicato all’impatto del covid sui salari affronta il suo impatto sull’occupazione. La riduzione delle ore lavorate è senza precedenti: quattro volte il dato registrato all’epoca delle crisi finanziaria globale nel 2009. E gli scenari postpandemici disegnati dall’OIL sono preoccupanti. Il rischio è un’ulteriore esplosione delle diseguaglianze.SEGNALAZIONI Un rapporto ISTAT e un interessante articolo su Collettiva confermano le conclusioni dei ricercatori dell’OIL. L’Italia, pur con le sue specificità, rientra in un trend internazionale.

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Newsletter041220: Un anno di “governo della pandemia”

POLITICA Il giorno dopo il nuovo record di vittime giornaliere della “seconda ondata” e l’annuncio del decreto natalizio del Governo ricostruiamo, con dati e precisi riferimenti documentari, un anno di gestione politica della pandemia da parte di governo, regioni ed enti locali di ogni colore politico. Ne emerge una cinghia di trasmissione tra affari e politica che è, a nostro avviso, il vero problema e non verrà sciolto da inchieste giornalistiche e giudiziarie. Serve una reazione politica e sociale. SEGNALAZIONI Su Il Sussidiario 10 domande di Federico Pirro sul recente accordo tra il Governo e ArcelorMittal, soci in un rapporto di  coabitazione problematico. Da non perdere l’ultima a puntata di Report su Alitalia e Aeropiaggio visibile sul web. Dietro le due operazioni il rapporto tra Renzi ed EAU.

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Newsletter020419: Zingarenzi ci prova

POLITICA ‘Se Zingaretti farà accordi col M5S o farà rientrare i fuorusciti di LeU nel partito per me l’esperienza del PD può considerarsi chiusa’, annunciava Giachetti, il candidato kamikaze di Renzi alle primarie. Ma trattavasi di una preoccupazione probabilmente infondata. L’unico elemento di svolta nella nuova gestione infatti, almeno a giudicare dai primi atti del neosegretario, potrebbe essere l’annunciato trasloco dal Nazareno. GEOPOLITICA Il Congresso Mondiale della Famiglia a Verona si è chiuso e aldilà dello scontro Salvini-Di Maio e della distribuzione dei feti di plastica non si capisce quali siano le ragioni profonde che hanno mosso gli organizzatori. Si tratta solo di una conventicola di fanatici venuti a fare una scampagnata in Italia, magari per sostenere Salvini in vista delle europee, o c’è un disegno politico più sottile, che investe sulla destabilizzazione e sull’accentuazione delle contraddizioni dell’Europa a beneficio dei suoi antagonisti internazionali? SICUREZZA Il 5G sarà il cavallo di Troia che aprirà alla Cina le porte delle nostre reti di telecomunicazioni mettendone a repentaglio la sicurezza? Si tratta di una minaccia che per la prima volta si affaccia sul nostro paese? Ne parliamo con un ex dipendente prima di una delle maggiori aziende italiane del settore e poi di uno dei principali concorrenti di Huawei nel mondo.

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Newsletter200218: Renzi in rotta verso Macron?

EUROPA E’ dalla vittoria di Macron lo scorso anno che in Italia circolano voci sul fatto che Renzi mediterebbe di creare un suo partito per seguire le orme del presidente francese. Ora da oltre confine questa ipotesi viene rilanciata e arricchita di un elemento, cioè una più ampia scissione del gruppo parlamentare socialista a Bruxelles, che coinvolgerebbe anche gli spagnoli di Ciudadanos, in vista di una lista macronista transnazionale alle europee del 2019. Che tali ipotesi vengano confermate o meno esse confermano la crisi profonda che attraversa una socialdemocrazia che dopo il 1989 ha cercato di accreditarsi come interlocutore affidabile per il capitalismo internazionale, in grado di realizzare un programma economico neoliberale, ma, a differenza della destra, anche di mantenere condizioni di pace sociale grazie al suo controllo sul sindacato e sulle organizzazioni di massa dei lavoratori. La probabile sconfitta del PD italiano il 4 marzo, dopo la rovinosa caduta dei socialisti francesi, dei laburisti olandesi e la scomparsa del Pasok greco, potrebbe essere una tappa decisiva di questa crisi. In Germania la SPD attraversa una delle fasi più difficili della sua storia, ma anche la stella di Angela Merkel sembra non risplendere più come una volta, tanto che si parla apertamente di successione. ITALIA Mentre il dibattito politico viene monopolizzato dai rimborsi dei 5 Stelle e dalle traversie di De Luca jr, in Africa occidentale e nel Mediterraneo orientale la politica estera di Gentiloni subisce due smacchi, di cui però non si occupa nessuno. Il governo del Niger fa filtrare la notizia che la missione militare italiana approvata dal Parlamento italiano a gennaio non è gradita, mentre, al largo di Cipro, la marina militare turca ferma una piattaforma italiana per la ricerca di idrocarburi in cerca di gas per conto dell’ENI. CINEMA Nelle sale italiane dalla settimana scorsa The Party, un ritratto impietoso di una borghesia laburista inglese in crisi di nervi.

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