Newsletter201120: “Salario minimo per ricomporre il mondo del lavoro”

LAVORO La pandemia ha messo a nudo la menzogna secondo cui i salari crescono in proporzione alla produttività. Ma in realtà senza aumentare i salari e rilanciare la domanda interna una ripresa economica equilibrata e stabile è pura utopia. Per questo salario minimo orario e ammortizzatori in grado di garantire un reddito dignitoso sono un ingrediente fondamentale. Ne parliamo con Simone Fana, coautore di Basta salari da fame! Una pagina Facebook, “Salario Minmo anche in Italia” e una petizione (di cui pubblichiamo il testo) provano a tradurre questo ragionamento generale in una proposta concreta: salario minimo a 9 euro, cassa integrazione e indennità di disoccupazione al 90% della retribuzione. GEOPOLITICA Si è chiuso un paio di settimane fa un conflitto a cui l’opinione pubblica mondiale, distratta dalla pandemia, ha fatto poco caso, quello nel Nagorno Karabakh, ma dalle conseguenze potenzialmente importanti. Per comprendere il significato geopolitico dell’accordo di pace è utile prendere in considerazione il punto di vista della stampa economica internazionale. SEGNALAZIONI Pandemia e statistica (Alleva e Zuliani sul Corriere); “Negazionismo” (Wuming).

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Newsletter300620: Ritorno all’800, sindacato in stato confusionale

ECONOMIA&LAVORO I focolai di covid-19 comparsi in Italia e in Germania confermano la parabola di un capitalismo che in nome della modernità e del rilancio post coronavirus in realtà ci riporta alle immagini dell’Inghilterra di metà ‘800, col lavoro a domicilio e a cottimo o fabbriche simili a gironi danteschi. La storia del mattatoio tedesco smentisce la narrazione che vorrebbe episodi simili verificarsi solo nei paesi meridionali come l’Italia e per opera di piccole imprese, magari contigue alla criminalità, che operano nel sommerso. Tönnies, di cui ripercorriamo la storia, è una holding tedesca con 16.000 dipendenti in tutto il mondo e oltre 7 miliardi di fatturato. SINDACATO Alle bordate della Confindustria di Bonomi, ex presidente di quegli industriali lombardi che a febbraio hanno contribuito al dilagare dell’epidemia pur di difendere ‘la roba’, il sindacato pensa di rispondere proponendo patti alle imprese, facendo da suggeritore al Governo o ricorrendo a scioperi simbolici quanto privi di effetto. In Liguria la FIOM genovese prova a uscire da questa logica proponendo un ammortizzatore sociale unico per tutti lavoratori che copra il 90% del salario. E cerca di calare quest’idea dentro la otta di chi deve sopravvivere con 260 euro al mese. Ne parliamo col segretario dei metalmeccanici genovesi Bruno Manganaro.

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Newsletter240519: la guerra dei telefoni

GEOPOLITICA L’annuncio del ritiro delle licenza per l’utilizzo del sistema operativo Android alla compagnia Huawei da parte di Google, sia pur (temporaneamente) rientrato, riflette lpreoccupazioni di carattere economico, ma anche politico e militare. Gli USA vogliono arginare l’ascesa cinese in campo tecnologico, ma qualunque azione aggressiva in un’economia fortemente interconnessa come la nostra, rischia di suscitare pericolose ritorsioni. AMBIENTE Dopo che Gran Bretagna e Irlanda hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica il quotidiano britannico The Guardian ha annunciato che d’ora in poi il linguaggio dei propri giornalisti si adeguerà. Tra gli ambientalisti cresce chi teorizza la necessità di ‘allarmare la gente’ per spingere i governi all’azione. Il millenarismo ambientalista salverà il pianeta? Ma soprattutto: è un bene che nel dibattito politico le sollecitazioni emotive prevalgano su quelle razionali? LAVORO Il giorno dopo la sua nomina alla guida dell’INPS Pasquale Tridico interviene a un convegno organizzato dall’USB a Roma e spiega che il salario minimo è la risposta inevitabile a un sindacato debole e anche un mezzo per stimolare l’innovazione.

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Newsletter300318: Egitto: elezioni farsa, cresce lo scontento

ESTERI Dopo la Russia un’altra elezione dal risultato scontato, anche di più, ma nondimeno interessante. In Egitto la vittoria elettorale del presidente uscente al-Sisi non pare in grado di frenare la sua parabola discendente e allo stesso tempo è un evento che tocca gli interessi italiani nella regione, cioè le ambizioni dell’ENI e di riflesso la gestione della Libia contesa tra al Sarraj e il generale Haftar, sostenuto proprio dall’Egitto di al-Sisi. ITALIA Dopo la cocente sconfitta nelle urne le due principali liste a sinistra del PD, Liberi e Uguali e Potere al Popolo, aldilà delle affermazioni di prammatica sulla continuazione delle rispettive esperienze, non sembrano ancora essersi chiarite le idee sul che fare. Quali sono le prospettive? La crisi di LeU e PaP può incrociare il progetto di De Magistris e un’eventuale crisi dei 5 Stelle? LAVORO I dati diffusi recentemente dalla Confederazione Europea dei Sindacati sulla dinamica delle retribuzioni nei paesi UE prima e dopo la recessione pongono un problema che né la flat tax né il reddito di cittadinanza risolverebbero: la costante perdita di potere d’acquisto degli stipendi in Italia, che del resto riflette un analogo fenomeno europeo. E dimostrano che non è un problema di produttività né solo italiano.

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