POLITICA&SCIENZA L’università è attraversata dalle manifestazioni di studenti che chiedono di interrompere la collaborazione con le università israeliane. Prima ci eravamo imbattuti in scienziati come il fisico Carlo Rovelli, che hanno criticato l’atteggiamento dei governi italiani sull’Ucraina. Il tema del rapporto tra scienza, scienziati e imperialismo, come già in passato, potrebbe assumere un peso rilevante. Le vicende di Norbert Wiener, padre della cibernetica, critico del militarismo americano in piena Guerra Fredda, bersaglio del maccartismo e interlocutore del sindacato sui potenziali effetti sociali dell’automazione, possono essere d’ispirazione. LETTURE Un nuovo libro di Nello Cristianini sull’IA, Machina sapiens, si concentra sui modelli di linguaggio come Chat GPT e ci spiega perché gli “agenti intelligenti” possono sorprenderci.
scienza
Newletter171120: Cile, cambiare tutto per non cambiare nulla
POLITICA Anche in Italia qualcuno a sinistra ha salutato il plebiscito del 25 ottobre in Cile come la definitiva cesura col passato e con la dittatura. Ma una conversazione di Elena Rusca con lo storico Felipe Portales e il giornalista José Leiva ci rivela la natura gattopardesca di un’operazione tesa a salvaguardare le continuità col modello economico neoliberale, di cui il Cile è stato un laboratorio mondiale. ECONOMIA&LAVORO Pfizer nei giorni scorsi ha annunciato la prossima commercializzazione del suo vaccino, uno dei 10 in dirittura d’arrivo. La distribuzione di miliardi di dosi nel mondo rappresenterà una sfida non solo sanitaria e geopolitica ma anche industriale. Se per i colossi della logistica si tratta di un’occasione per riorganizzare la filiera a proprio vantaggio quali saranno le ripercussioni sui lavoratori? SCIENZA Politici che chiedono agli scienziati certezze e scienziati a cui talvolta non dispiace elargirle, complottisti e scientisti, nello scontro tra guelfi e ghibellini che si è scatenato attorno alla pandemia a essere annientata è la consapevolezza che la scienza per sua natura può gestire l’incertezza, non eliminarla. Come ci spiega il vulcanologo Guido Giordano le epidemie sono un po’ come i terremoti.
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Newsletter031120: la scienza della complessità che non usiamo col covid
SCIENZA&STRATEGIA Strategia: è ciò che ai governi dell’Italia e dei principali paesi occidentali sembra mancare di fronte al dilagare della pandemia. Tra il darwinismo sociale (filtrato nei giorni scorsi nelle incaute esternazioni di Sala e di Toti) e una politica di investimenti pubblici su sanità, trasporti, scuola, i governi scelgono l’impossibile quadratura del cerchio, ciascuno in base ai rapporti di forza nazionali, tra la richiesta di tutelare gli interessi economici (di alcuni) e l’esigenza di preservare la pace sociale. Comitati tecnico-scientifici e omelie dei virologi-guru in tv tentano invano di coprire apparati annaspanti che procedono a tentoni, rincorrendo il virus senza mai raggiungerlo come nel paradosso di Achille e la tartaruga. Un’epidemia è un fenomeno complesso e caotico, qualcosa che la scienza moderna ha imparato maneggiare con risultati sorprendenti. Un vecchio articolo della Harvard Business Review sulla swarm intelligence mostra come le imprese utilizzino osservazione della natura, informatica e intelligenza artificiale per elaborare strategie con cui affrontare la complessità per ridurre i costi e aumentare la produttività. Lo fanno anche gli eserciti. Insomma per fare business e guerra si attinge alla ricerca scientifica più avanzata, per combattere il covid-19 a modelli matematici degli anni ‘20 e ai coprifuoco.
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Newsletter290520: la politica chiede aiuto alla Scienza
POLITICA&SCIENZE Nei mesi scorsi virologi, epidemiologi, infettivologi sono diventati protagonisti della ‘narrazione’ della pandemia, spesso stampella di una politica debole, che prima si è nascosta dietro alla Scienza medica per giustificare il lockdown, ora si nasconde dietro la Scienza economica per legittimarne il disinvolto abbandono. Per poterla usare il potere deve trasformare la scienza in feticcio e il tortuoso processo collettivo di formulazione di ipotesi e di verifica sperimentale in Scienza delle verità assolute fluttuante al di sopra della società e delle sue contraddizioni. Demistificare quest’idea farlocca della scienza è un fatto politico. Il New York Times qualche giorno fa ha chiesto ad alcuni storici quando finisce un’epidemia e ne è emerso ci sono due risposte, una scientifica e una sociale. Un medico e attivista americano, che il COVID-19 lo combatte in un pronto soccorso di Los Angeles, racconta come gli interessi economici tendono a prevalere sul rigore dei test clinici. Con Maria Pia Donato, storica della medicina e direttrice di ricerca del CNRS francese, proviamo a fare una sintesi. Morale? Per evitare i tranelli del feticismo pseudoscientifico bisogna innanzitutto comprendere la grammatica delle scienze e una seria divulgazione scientifica aiuterebbe.
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Newsletter100320: Matematica e pseudomatematica del contagio
SCIENZE Nei giorni del coronavirus va di moda lo scienziato da sofa. Ogni talk show ne ha uno, inclusi quelli arruolati per dare una parvenza di credibilità a una politica allo sbando agitando il mito della scienza dalle verità assolute, il peggior servizio che si possa fare agli scienziati veri, quelli che alla tv preferiscono il laboratorio. In realtà possediamo teoria, tecnologie e dati sufficienti a risolvere i grandi problemi dell’umanità, epidemie incluse, ma non lo facciamo se non ci autorizza il mercato. LAVORO A Genova gli effetti del virus sugli appalti del Comune sono la classica goccia che fa traboccare il vaso del disagio degli operatori sociali, già manifestatosi lo scorso novembre. Una storia di salari a rischio, ma anche di discriminazioni e attacchi politici ai lavoratori del settore, che ora dicono basta. STORIA Il Corriere ha pubblicato un buona recensione di ‘Ungheria 1919’, il saggio di Piero Acquilino e József Pankovits dedicato alla Rivoluzione dei Consigli.
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