Newsletter190923: USA, la strategia sindacale per piegare le Big Three

LOTTE Allo scoccare della mezzanotte tra mercoledì e giovedì la prima tranche dei 150.000 lavoratori dell’auto negli USA è entrata in sciopero simultaneamente contro General Motors, Ford e Stellantis chiedendo aumenti salariali del 40%, riduzione dell’orario di lavoro, posti di lavoro stabili con salari e diritti uguali per tutti. Una cronaca delle prime ore di sciopero, la strategia sindacale dell’UAW e la solidarietà dei Teamsters, le controproposte delle imprese. SICUREZZA Altri sei morti sul lavoro in 24 ore rivelano l’ipocrisia di una politica che non lesina lacrime di coccodrillo, ma non muove un dito per mettere fine alla catena degli “incidenti”. La denuncia del Procuratore generale di Torino sulla mancanza di risorse a disposizione di chi si occupa di prevenzione e di inchieste suona come una condanna dello Stato pronunciata da un funzionario dello Stato stesso. CASA&LAVORO Salari al palo e canoni di affitto e tassi di interesse in crescita rendono ai lavoratori sempre più arduo trovare casa, anche a causa del business degli affitti brevi. Il ddl Santanché? Un palliativo. La denuncia del Sunia e del Sicet in una regione turistica come la Liguria conferma un quadro nazionale.

Newsletter310123: AMAZON “In Gran Bretagna pronti a nuovi scioperi”

SINDACATO Mercoledì i lavoratori del magazzino Amazon di Coventry, nell’Inghilterra centrale, hanno dato vita al primo sciopero dall’arrivo del colosso di Seattle nel Regno Unito, 25 anni fa. PuntoCritico ha chiesto a Stuart Richards (GMB) di fare un bilancio della mobilitazione e quali saranno le prossime mosse del sindacato. POLITICA&GUERRA La Neue Zürcher Zeitung, autorevole quotidiano svizzero, ha pubblicato un’analisi sul tema delle forniture di carri armati tedeschi all’Ucraina, in cui sottolinea il peso degli interessi economici (e non solo) dell’industria americana degli armamenti nel dibattito. Mentre gli analisti militari confermano che l’impatto dei Leopard 2 sugli esiti del conflitto potrebbe limitato se non irrilevante.

Newsletter240123: Sinistra e lotte sindacali, abbiamo un problema

SINISTRA&LOTTE Le mobilitazioni in atto in alcuni paesi importanti come Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia ci forniscono l’occasione di analizzare l’atteggiamento assunto dalla sinistra politica in quei paesi, incluse aree di pensiero e personaggi assurti a punto di riferimento internazionale per la sinistra italiana. Nell’ultima newsletter abbiamo accennato alle aspettative deluse negli anni della Corbyn-mania. In questo numero parliamo di Francia e Stati Uniti. La grande mobilitazione contro la riforma delle pensioni di Macron fa emergere con maggior evidenza contraddizioni e lotte intestine all’interno dell’Unione Popolare francese. Mentre il primo sciopero nazionale dei ferrovieri americani da trent’anni a questa parte è bloccato da un intervento dell’amministrazione Biden col decisivo appoggio di Bernie Sanders, Alexandria Ocasio Cortez e dei Democratic Socialists of America, contestati dai loro stessi elettori. Che sinistra è quella che quando i lavoratori scendono in piazza va in crisi? O, da un altro punto di vista: di quale sinistra hanno bisogno i lavoratori che lottano per difendere il proprio futuro?

Newsletter240622: INFLAZIONE Si ferma (per sciopero) anche la Gran Bretagna

SINDACATO La proposta di aumenti salariali assai al di sotto di un’inflazione ormai al 10% è una delle cause del “più grande sciopero degli ultimi 30 anni” in atto in questi giorni nei trasporti britannici e che potrebbe innescare analoghe mobilitazioni anche tra gli insegnanti e nella sanità. Boris Johnson si scaglia contro i lavoratori e il sindacato, mentre il leader laburista Keir Starmer chiede al suo partito di non solidarizzare con loro. Ma qualcuno, per fortuna, disobbedisce. LAVORO Un recente rapporto sui salari italiani dell’Osservatorio Job Pricing, un centro studi privato, mostra che, contrariamente alle tesi dei propagandisti liberali, su cuneo fiscale e produttività l’Italia si trova abbastanza in linea con le principali economie europee e che la contrattazione collettiva non riesce a garantire salari abbastanza elevati né a preservarne il potere d’acquisto. Un fenomeno certo aggravato dalla pandemia, ma che ha origini ben più lontane.

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Integrale210622: Tunisia, su prezzi e salari scontro governo-sindacati

SINDACATO L’UGTT, la potente centrale sindacale tunisina che nel 2011 innescò la rivoluzione che provocò la cacciata di Ben Alì, toglie il proprio sostegno al presidente Kais Saied e convoca uno sciopero a cui aderiscono il 96% dei dipendenti pubblici. Oggetto dello scontro l’ennesimo round di sacrifici chiesti dal FMI ai lavoratori tunisini in cambio di finanziamenti. La crisi ucraina e la speculazione sulle materie prime imprimono un’accelerazione alla crisi e accomunano i lavoratori delle due sponde del Mediterraneo. ECONOMIA Mentre in tutto il mondo, appunto, l’aumento dei prezzi dei combustibili colpisce i salari dei lavoratori e genera instabilità sociale, il governo greco mette il veto alla Commissione Europea scongiurando la messa al bando  del trasporto di petrolio russo via mare. Per effetto di quel veto gli armatori greci, che controllano il 20% della flotta mercantile mondiale, ma all’80% battono bandiera di altri paesi, vedono moltiplicarsi per 60 le entrate derivanti da quel business.

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Newsletter140122: Scuola&Covid, scioperi in Francia e negli USA

SCUOLA&COVID Dallo sciopero degli insegnanti francesi alle iniziative sindacali negli USA ci arriva una lezione: invece di perdersi in discussioni astratte e moralistiche sui pro e i contro dell’apertura delle scuole è possibile discutere di come coniugare lezioni in presenza e sicurezza per il personale scolastico e gli studenti, ad esempio chiedendo mascherine FFP2 gratuite per lavoratori e studenti, tamponi settimanali, sanificazione e aerazione delle aule e un aiuto ai genitori degli studenti che lavorano. Ma i sindacati della scuola traccheggiano e il risultato è che l’adesione all’ultimo sciopero, indetto da sette sigle, è stata bassa come non mai.

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Newsletter031221: Trattato del Quirinale, Berlino preoccupata

EUROPA Gli italiani qualche giorno fa si sono svegliati apprendendo che il loro paese aveva concluso un trattato di collaborazione con la Francia che prevede addirittura la partecipazione di ministri italiani al consiglio dei ministri francese e viceversa. Che cos’è il Trattato del Quirinale, cosa pensano di ricavarne i due contraenti e qual è l’atteggiamento del terzo escluso, la Germania? SINDACATO Dopo dieci giorni di sciopero a oltranza, segnato dalla violenta repressione del governo di sinistra contro i lavoratori e il sindacato, i metalmeccanici di Cadice, in Spagna, sotterrano l’ascia di guerra, ma attorno all’accordo siglato da CC.OO. e UGT divampano le polemiche. (immagine Governo.it, licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

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Newsletter200721: CUBA Bloqueo, covid e crisi, un mix esplosivo

INTERNAZIONALE Anche a Cuba la pandemia ha accelerato una crisi economica e sociale che deriva dall’intreccio di interventi esterni – il bloqueo l’anno prossimo compie 60 anni e Biden conferma la linea dura di Trump – e scelte del governo che accentuano le contraddizioni interne. Tra chi celebra la “rivolta democratica” e chi invece stigmatizza il “complotto americano” come sempre noi cerchiamo di interpretare quello che avviene nel mondo analizzando i fatti. SINDACATO Un dossier a cura della RSU di Sogei, gioiellino informatico del Ministero dell’Economia, ha accompagnato lo sciopero di venerdì spiegandone le ragioni: 16 mesi di smart working all’Azienda hanno fruttato 9 milioni di euro tra risparmi e recuperi di produttività, ma al sindacato viene negato un accordo per regolamentare un tipo di lavoro che aumenta in modo significativo la pressione sui dipendenti. È possibile risparmiare sul lavoro in questo modo, tanto più in un’azienda pubblica così strategica?

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Newsletter230321: Lavoro e conflitto sindacale in Amazon

Ieri per la prima volta i lavoratori dell’intera filiera di Amazon – dipendenti di Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport e dei corrieri che effettuano le consegne per conto del gruppo americano –  hanno scioperato e questa, aldilà dei controversi risultati dello sciopero, è già di per sé una notizia. Hanno scioperato per chiedere l’apertura di una trattativa su temi dirimenti come orari e ritmi di lavoro, ma la vera posta in gioco per i lavoratori è la possibilità di organizzarsi sindacalmente sul posto di lavoro. PuntoCritico è da sempre particolarmente attento agli sviluppi del conflitto sindacale in quest’azienda, in Italia e nel mondo. Abbiamo intervistato lavoratori e attivisti sindacali italiani e stranieri, tradotto articoli di cronaca sindacale e analisi sulla logistica e il lavoro digitalizzato. Lo abbiamo fatto perché pensiamo che qui si trovi una delle nuove frontiere del lavoro e del conflitto di classe nel mondo. In questa newsletter pubblichiamo tre lavori che documentano aspetti differenti del lavoro in Amazon: il conflitto sindacale in Germania e in Italia; una mappa di Amazon in Italia e il fenomeno del lavoro nomade.

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Newsletter050321: Congo, la violenza fa bene agli affari

GEOPOLITICA Una panoramica sulla storia e l’economia della Repubblica Democratica del Congo per capire meglio il contesto in cui è avvenuto l’agguato all’ambasciatore italiano e alla sua scorta. Scopriremo che il clima di violenza e la guerra per bande forniscono le migliori condizioni per la massima redditività degli investimenti esteri in un paese dalle immense risorse e dall’altrettanto immensa miseria. LAVORO Se la Commissione di Garanzia che dovrebbe evitare gli scioperi difende il diritto di sciopero e bacchetta aziende pubbliche ed enti locali sull’uso degli appalti per abbassare i salari viene il sospetto che chi dovrebbe sollevare quei problemi, cioè il sindacato, non faccia bene il proprio mestiere. E’ quanto è successo nell’ambito di una vertenza scoppiata a Modena, episodio che si aggiunge alle sentenze sui rider e a quelle sul dumping contrattuale.

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