POLITICA In Sudafrica l’African National Congress vede la propria crisi politica sfociare in aperta crisi elettorale. Gli ultimi spiccioli dell’eredità legata alla storica battaglia contro l’apartheid e al nome di Mandela sembrano essere stati dilapidati, mentre corruzione e diseguaglianze sociali non accennano a diminuire. Un fallimento anche per la sinistra sudafricana, che continua a ragionare in termini elettorali, nonostante la crescita costante della disaffezione alle urne. SICUREZZA Si possono vendere 1.400 biglietti per un evento in un locale (e posto di lavoro) che ne potrebbe ospitare un terzo, violare le norme di sicurezza e nondimeno farla franca, anche se ciò costa sei vite umane. È quanto emerge dalla recente sentenza sulla tragedia alla Lanterna Azzurra di Corinaldo.
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Newsletter061023: Sicurezza, Cassazione condanna un rappresentante dei lavoratori
LAVORO Lo scorso 25 settembre la Cassazione ha confermato una sentenza che costituisce un precedente pericoloso: per la prima volta un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza viene giudicato responsabile e condannato insieme al datore di lavoro nel processo per un incidente mortale in fabbrica. La reazione del sindacato e l’esperienza di un ex RLS: “Lo Stato ti chiede di fare l’eroe, ma a me ha lasciato da solo”. … e (PSEUDO)LAVORO Si iscrivono al Servizio Civile Universale per ideale o per cambiare il mondo e spesso si ritrovano utilizzati come dipendenti pagati (poco) dallo Stato per sostituire dipendenti di cooperative ed enti pubblici. E così le domande precipitano. Le esperienze dei giovani delusi dal SCU in un reportage di Caterina Maggi.
Newsletter080923: L’ex macchinista: “Sicurezza violata per denaro, ieri come oggi”
(IN)SICUREZZA SUL LAVORO “Una leggerezza frequente, accettata” la definisce un’ex macchinista delle Ferrovie nella testimonianza che ci ha inviato dopo l’incidente a Brandizzo, in cui spiega che oggi, così come quarant’anni, fa il motivo per cui le regole più elementari in vigore lungo i binari vengono violate è lo stesso: far risparmiare tempo e denaro alle imprese. E mentre dall’altra parte dell’Atlantico 150.000 lavoratori del settore automobilistico si apprestano a scioperare per ottenere un aumento di stipendio del 46%, la riduzione dell’orario a 32 ore e il ripristino del vecchio sistema previdenziale, una corrispondenza dall’Ohio ci svela che migliaia di operai addetti alla produzione di batterie per veicoli elettrici, lavorano maneggiando sostanze nocive senza adeguate protezioni, esposti a scosse e perdite di gas, con salari bassi e aumenti di poche decine di centesimi l’anno. Il tutto in nome della transizione a una “economia pulita”.