Newsletter281123: Imprese della difesa, i dividendi della guerra a Gaza

GUERRA Come in ogni conflitto c’è chi guadagna e chi muore o comunque perde qualcosa. Il discrimine non è soltanto da che parte del fronte si sta, ma soprattutto a quale pezzo di società si appartiene, da una parte e dall’altra. Come spiega l’articolo di SinPermiso Gaza per i soci delle imprese della difesa di tutto il mondo, incluse le italiane, è un’occasione per testare nuovi modelli di armi e veder levitare il valore dei portafogli azionari. Per la maggioranza della società significa morte e distruzione oppure sentirsi dire che bisogna fare dei sacrifici perché “sono tempi duri”. CLIMA Secondo l’Oxfam l’1% più ricco della popolazione del pianeta produce più CO2 del 66% più povero. Ma il conto della transizione ecologica viene presentato soprattutto a chi perderà il lavoro per la ristrutturazione industriale – ad esempio nel settore dell’auto – oppure a chi si chiede di affrontare costi proibitivi per dotarsi di una macchina o di una casa “green”. Insomma, che si tratti di pandemie, di guerre o di cambiamenti climatici, la soluzione non può che essere una soluzione di classe: il nodo da sciogliere è chi ha creato il problema e a chi deve pagare per risolverlo. Lo dice pure l’Oxfam…

Newsletter120523: LAZIO Se in comune arriva il “volontariato obbligato”

LAVORO Nei giorni in cui alla Camera riapproda la discussione sul salario minimo e sul litorale laziale scoppia il caso di un’altra giovane disoccupata che rifiuta un salario da fame, il Comune di Albano Laziale, nei Castelli Romani, apre le iscrizioni a un corso di formazione professionale, con la clausola che i partecipanti versino una quota di iscrizione e si impegnino a lavorare gratuitamente come “volontari” per 225 ore in tre anni. CILE La “nazionalizzazione” del litio annunciata da Gabriel Boric ottiene il  plauso delle grandi compagnie minerarie private, aggirando il monopolio statale sullo sfruttamento delle materie prime previsto dalla vecchia Costituzione. Come il business della transizione ecologica può essere utilizzato per spogliare paesi come il Cile delle ricchezze del loro sottosuolo.

Newsletter261021: Berlino, Tesla e i paradossi della transizione ecologica

AMBIENTE Le polemiche attorno alla gigafactory aperta da Tesla, l’azienda produttrice di auto elettriche di Elon Musk, alle porte di Berlino, evidenziano i tanti paradossi della transizione ecologica, tra aspirazioni a salvare il pianeta e interessi a gonfiare i dividendi. POLITICA Dopo l’assalto alla sede nazionale della CGIL da parte di militanti di Forza Nuova e novax torna il tema del “fascismo alle porte”. Ripubblichiamo un intervento di tre anni fa, agli esordi del governo giallo-verde, per spiegare che il fascismo di solito è la reazione a un’avanzata della sinistra e del sindacato. Quindi, almeno per un po’, possiamo stare tranquilli… CINEMA “Qui rido io”, lo strepitoso film di Martone su Eduardo Scarpetta, rievoca la figura di un geniale padre padrone di una famiglia-compagnia-impresa teatrale nell’Italia postrisorgimentale e lo scontro all’interno della borghesia in ascesa sul ruolo del teatro.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Newsletter090421: Geopolitica dei vaccini

GEOPOLITICA Sui loro giornali i padroni possono permettersi di raccontare quel che succede nel mondo dicendo le cose come stanno. Lo ha fatto lunedì Foreign Affairs dedicando un lungo articolo al “protezionismo alla rovescia”, cioè quella politica commerciale con cui i governi, invece di limitare le importazioni, bloccano le esportazioni (di vaccini). La prestigiosa testata spiega come le potenze economiche stiano utilizzando i vaccini come strumento per affermare i propri interessi globali. Su una sola cosa sono uniti: tenere i paesi emergenti fuori dalla partita. AMBIENTE Un recente rapporto rivela come le 60 maggiori banche del mondo abbiamo continuato a investire massicciamente (3,8 trilioni di dollari tra il 2016 e il 2020) sugli idrocarburi alla faccia degli Accordi di Parigi siglati nel 2015. A ciò si somma la guerra per l’accaparramento delle risorse necessarie alla “transizione ecologica”, a partire dal litio, combattuta senza tener minimamente in conto le conseguenze ambientali e sociali che avrà l’enorme crescita dell’attività estrattiva.

Se vuoi leggere la newsletter integrale clicca QUI.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi