ECONOMIA L’autorevole economista americano Nouriel Roubini nei giorni scorsi è tornato a mettere in guardia dal rischio di una nuova ondata di recessione che potrebbe abbattersi sull’economia mondiale a partire dall’anno prossimo. Roubini ha sottolineato l’impotenza degli strumenti di politica economica messi a disposizione dei governi delle dottrine economiche liberali per fronteggiare l’instabilità strutturale dell’economia di mercato e ha ipotizzato addirittura l’ipotesi di una de-globalizzazione dell’economia, possibile effetto di un’escalation della guerra commerciale tra USA e Cina. POLITICA E’ in questo contesto che è possibile comprendere più a fondo due fatti di cronaca come la sconfitta di Pechino a Hong Kong sull’Extradition Bill e quella di Vladimir Putin nel caso del giornalista Ivan Golunov. Se le grandi mobilitazioni delle scorse settimane esprimevano rivendicazioni essenzialmente democratiche, ciò che ha rafforzato la determinazione popolare a sfidare due regimi apparentemente ‘invincibili’ è stato l’emergere delle loro contraddizioni sul terreno dell’economia e delle politiche sociali. L’intreccio tra questione sociale, politiche nazionali e instabilità geopolitica si fa sempre più evidente.
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